Home Roma Roma-Juve finisce pari tra pali e occasioni 

Roma-Juve finisce pari tra pali e occasioni 

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Roma e Juventus non sono andate oltre l’1-1 all’Olimpico in uno scontro diretto per il piazzamento in Champions League, ma se per i bianconeri il pareggio è un grande passo avanti verso l’obiettivo per i giallorossi è un’occasione persa di avvicinare il Bologna. Dopo un buon inizio della Juventus, la Roma ha prima colpito una traversa con Kristensen e poi sbloccato il match con Lukaku al 15′ da pochi passi. La reazione bianconera ha portato al pareggio di Bremer al 31′, mentre nella ripresa un palo clamoroso di Chiesa e le parate decisive di Svilar hanno negato la rimonta alla formazione di Allegri. Dopo novanta minuti di battagli sportiva serve la calcolatrice. La Juventus sul campo della Roma ha ottenuto il quarto pareggio consecutivo in campionato, continuando l’andamento lento ma avvicinandosi – in difesa – all’obiettivo Champions League. L’1-1 dell’Olimpico ha infatti un valore più importante per la formazione di Allegri che, pur non avendo allungato in classifica sul Bologna né avvicinato il secondo posto del Milan, ha comunque tenuto lontana una pretendente in forma come la Roma che, invece, ora dovrà fare veramente tanti calcoli tra campionato ed Europa per sognare la musichetta delle notti europee, eventualmente aggrappandosi anche all’Atalanta. È finita pari, è vero, ma tanto la Roma quanto la Juventus possono recriminare di non essere usciti dal campo con l’intera posta in palio. Non solo per i rispettivi legni colpiti – da Kristensen e Chiesa -, ma per le occasioni non sfruttate pienamente in attacco per imprecisione, sfortuna e bravura del portiere avversario. Dopo un buon inizio dei bianconeri con un’occasione per Chiesa e una, importante, non sfruttata da Vlahovic dal limite dell’area, la Roma ha preso coraggio e campo, colpendo la Juventus sugli esterni e trovando con Lukaku al 15′ la rete del vantaggio dopo una conclusione di Cristante respinta sulla linea da Gatti. Il raddoppio non è arrivato sulle conclusioni di Pellegrini e la Juventus, guidata da una versione in grande spolvero di Chiesa, ha trovato il pareggio con un colpo di testa di Bremer in area. Nella ripresa De Rossi ha lasciato Dybala negli spogliatoi facendo i conti anche con la stanchezza per gli impegni europei e la voglia di miracolo a Leverkusen, ma nella prima parte della ripresa è stata la Juventus a pigiare il piede sull’acceleratore. Subito Chiesa – dopo aver mandato al bar con un dribbling Kristensen – ha colpito un palo interno clamoroso col sinistro, poi Vlahovic e ancora Chiesa non hanno trovato la porta subito dopo. Anche Rabiot ha scaldato i guanti di Svilar, ma nei venti minuti finali con i cambi offensivi De Rossi è riuscito a ristabilire l’equilibrio in campo almeno dal punto di vista delle occasioni. Con Abraham e Azmoun la Roma ha spostato la contesa nell’area bianconera, scoprendosi alle ripartenze ma né Kristensen e Abraham da una parte, né Locatelli e Rabiot dall’altra – per merito di Szczesny e Svilar – hanno saputo cambiare il risultato.

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