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Biden: “Stop armi Usa a Israele se invade Rafah”. Tel Aviv: “Parole molto deludenti”

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Svolta clamorosa su Israele di Joe Biden, che in una intervista in esclusiva alla Cnn ha detto per la prima volta di voler condizionare le forniture militari, continuando con quelle difensive ma non quelle offensive se Tel Aviv invaderà Rafah. Parole che arrivano dopo la prima sospensione dell’invio di migliaia di bombe Usa all’alleato. “Continueremo a garantire che Israele sia sicuro in termini di Iron Dome e della sua capacità di rispondere agli attacchi giunti di recente dal Medio Oriente”, ha spiegato il presidente. “Ma è semplicemente sbagliato. Non lo faremo, non forniremo armi e proiettili di artiglieria” nel caso di una vasta operazione di terra a Rafah. “Ho messo in chiaro che se entrano a Rafah, ma non vi sono ancora entrati, non fornirò le armi”. Nella sua intervista in esclusiva alla Cnn, Joe Biden ha riconosciuto che le bombe americane sono  state usate per uccidere civili a Gaza nell’offensiva di Israele. “Civili sono stati uccisi a Gaza come conseguenza di quelle bombe e di altri modi in cui attaccano i centri abitati”,  ha detto il presidente, riferendosi alle bombe da 2.000 libbre (1.000 kg circa) la cui fornitura è stata sospesa. “Commenti molto deludenti”. Così, secondo la radio Kan, l’ambasciatore israeliano all’Onu Gilad Erdan ha definito le affermazioni del presidente americano Joe Biden su Israele, l’operazione a Rafah e lo stop all’invio di armi. Quella di Erdan è la prima reazione pubblica di Israele. “Naturalmente qualsiasi pressione su Israele viene interpretata dai nostri nemici come qualcosa – ha detto ancora Erdan – che dà loro speranza. Ci sono molti ebrei americani che hanno votato per il presidente e per il Partito Democratico, e ora sono esitanti”. Almeno 15.002 bambini sono morti nella Striscia di Gaza da quando è stata lanciata l’offensiva israeliana in seguito alla strage compiuta da Hamas il 7 ottobre. Lo scrive il servizio stampa delle autorità dell’enclave, secondo cui almeno 30 bambini sono morti di malnutrizione. Inoltre, circa 17.000 minori sono rimasti orfani o hanno perso uno dei genitori a causa dei combattimenti.

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