Home Primo piano Cronaca Regione Liguria, l’inchiesta si allarga: altri indagati, anche il commissario del porto...

Regione Liguria, l’inchiesta si allarga: altri indagati, anche il commissario del porto di Genova

0

Si allarga ad altri indagati l’inchiesta sulla corruzione in Liguria, che ha portato all’arresto del presidente della Regione Giovanni Toti. Si tratterebbe di almeno altri dieci indagati, oltre ai 25 indicati nell’ordinanza, tra cui il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Piacenza. L’ipotesi d’accusa è abuso d’ufficio. Dopo la tempesta e gli arresti, venerdì inizieranno invece i primi interrogatori. Si parte alle 11 con l’a.d. (sospeso) di Iren ed ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, unico destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere. Toti si dice “determinato a chiarire” e sarà sentito invece alle 14 in procura a Genova, mentre Aldo Spinelli e Matteo Cozzani saranno ascoltati dai magistrati nella giornata di sabato. Signorini, che si trova nella casa circondariale di Marassi a Genova, è accusato di corruzione nell’esercizio della funzione e atti contrari ai doveri d’ufficio. Al suo posto come commissario del porto di Genova subentrò nel settembre 2023 Paolo Piacenza. La guardia di finanza ha effettuato perquisizioni in uffici e residenza del dirigente. Gli inquirenti hanno messo sotto la lente una serie di rilevanti finanziamenti alla fondazione Change di Giovanni Toti, che potrebbero celare rapporti corruttivi. Si tratta di elementi da verificare, diversi dai rapporti di scambio legati ai casi contestati che hanno motivato le esigenze cautelari eseguite lunedì. L’indagine è insomma in pieno svolgimento, e si muove seguendo potenziali interessi e affari tra politica e mondo portuale e della logistica. Nel frattempo si aggiungono elementi, come quanto emerso dalle perquisizioni delle Fiamme Gialle nella villa di Spinelli a Genova Quarto, dove sono stati ritrovati e sequestrati contanti che per chi indaga sarebbero profitto dei reati di corruzione. Si tratta di 220mila euro più 20mila dollari in contanti trovati all’interno di una cassaforte, della cui origine sarà chiamato a dare conto l’imprenditore. Così come dovrà rispondere del ritrovamento di cinque fucili, tre da caccia e due ad aria compressa, risultati regolarmente denunciati dalla suocera di Spinelli ma privi di rinnovo da parte dell’imprenditore. Armi che saranno valutate tramite una perizia tecnica. Intanto l’avvocato di Giovanni Toti, Stefano Savi, ha fatto sapere che il suo assistito è “ben determinato a esaminare gli atti per presentare una difesa che spieghi come tutto quello che è contenuto, i fatti che sono richiamati negli atti stessi, sono in realtà da interpretare differentemente alla luce della politica che ha sempre seguito lui e la Regione da lui guidata”. Sempre in Regione Liguria si è svolta poi la prima riunione di giunta senza Toti, guidata dal vicepresidente e facente funzioni pro tempore Alessandro Piana.

Exit mobile version