Ho appena dato disposizione al Segretario generale del Ministero degli Esteri di convocare l’Ambasciatore di Israele a Roma per avere chiarimenti ufficiali su quanto accaduto a Jenin”. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X, per il ministro è inaccettabile colpire diplomatici.La Spagna ha dichiarato di “condannare fermamente” il fuoco dell’esercito israeliano su una delegazione diplomatica in visita mercoledì nella città-fonte di Jenin, nella Cisgiordania occupata, hanno riferito all’AFP fonti del ministero degli Esteri. “Ho appena parlato con Alessandro Tutino, viceconsole d’Italia a Gerusalemme, che sta bene e che era tra i diplomatici che sarebbero stati attaccati a colpi di arma da fuoco vicino al campo profughi di Jenin. Chiediamo al governo d’Israele di chiarire immediatamente l’accaduto. Le minacce contro i diplomatici sono inaccettabili” scrive il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X. “C’era uno spagnolo nel gruppo di diplomatici che sta bene. Siamo in contatto con gli altri Paesi colpiti per coordinare congiuntamente una risposta a quanto accaduto, che condanniamo fermamente”, hanno detto le fonti. L’Alta rappresentante per la politica estera dell’Ue, Kaja Kallas, ha esortato Israele a chiamare a rispondere i responsabili degli spari di avvertimento sparati mercoledì durante la visita di diplomatici stranieri nella Cisgiordania occupata. L’evento è avvenuto nei pressi della città di Jenin , roccaforte dei gruppi armati palestinesi e frequente bersaglio dei raid israeliani.
Il ministero degli Esteri palestinese ha accusato Israele di aver “deliberatamente preso di mira con armi da fuoco una delegazione diplomatica accreditata”.
L’esercito israeliano ha affermato che “la delegazione ha deviato dal percorso approvato”, spingendo le truppe a sparare “colpi di avvertimento” per tenerli lontani da “un’area in cui non erano autorizzati a trovarsi”.
In una dichiarazione, l’esercito ha affermato di “deplorare l’inconveniente causato” dalla sparatoria, che non ha causato feriti, riporta l’Agence France-Presse