domenica, Maggio 25, 2025

Assunzioni Oss bloccate dopo la vittoria del concorso: scatta il corteo in Regione

Gli operatori socio-sanitari (OSS) della Regione Lazio sono scesi in protesta sotto la sede della Regione, esprimendo il loro malcontento e la sensazione di essere stati «assunti ma abbandonati». Questi professionisti, circa un centinaio, avevano superato tutte le fasi del concorso regionale bandito dal Policlinico Tor Vergata, tra cui visite di idoneità e pratiche amministrative, e risultavano vincitori. Tuttavia, nonostante l’esito positivo, si sono trovati bloccati senza un impiego effettivo, a causa di un ricorso che ha congelato le assunzioni. Il gruppo coinvolge personale qualificato proveniente da diverse zone del Lazio, come Civitavecchia, Ladispoli, Cerveteri e Bracciano. La convocazione per l’assunzione, avvenuta il 14 aprile, è stata successivamente sospesa. La situazione è particolarmente critica per chi aveva già lasciato altri impieghi, anche con licenziamenti, e si era trasferito in città come Roma in attesa di un lavoro stabile, trovandosi ora senza stipendio e in difficoltà. Il grande concorso, che mira ad assumere 485 operatori socio-sanitari, sta incontrando numerosi rallentamenti. Dopo l’approvazione della graduatoria da parte della Regione a gennaio, sono stati necessari ulteriori mesi per verificare i requisiti e valutare i titoli, con la commissione che ha riamesso 213 candidati e confermato l’esclusione di altri 104. La graduatoria di merito, inizialmente stilata a novembre, è stata anche riformulata a causa di contestazioni, aumentando l’incertezza sulle tempistiche di assunzione. Preoccupano i tempi lunghi: si stima che ci vorranno almeno 60 giorni per completare le assunzioni, un periodo molto esteso considerando che il concorso è stato bandito a settembre 2023. Questa situazione ha portato molte aziende sanitarie, tra cui il Policlinico Tor Vergata e altre ASL, a prorogare gli appalti con cooperative che forniscono personale ausiliario, con un aumento dei costi. Dal 2015, molte strutture si affidano a queste cooperative per le attività di supporto sanitario, ma ora si spera che le ASL possano assumere direttamente i vincitori del concorso, evitando ulteriori ricorsi e proroghe.

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