È stata una vera e propria caccia all’uomo, durata poche ore e terminata con l’arresto di tre sospettati. Tutto inizia quando al 112 arriva la segnalazione di un veicolo fermo davanti al passo carraio di un condominio in via di Macchia Saponara ad Acilia. E i sospetti di chi ha lanciato la richiesta d’aiuto si sono rivelati fondati. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri che ha fatto le prime verifiche telematiche sull’auto. La macchina è risultata intestata a un prestanome, un uomo che, da successivi accertamenti, è risultato proprietario di 32 veicoli. I militari intimano l’alt all’auto sospetta e per tutta risposta il conducente parte dandosi alla fuga. Inizia così l’inseguimento per le strade del quartiere che non si ferma neanche quando l’auto inseguita si schianta contro un’altra macchina in sosta. A quel punto i tre scendono e continuano la fuga a piedi. In due vengono raggiunti subito. Per il terzo partono le ricerche. Interviene una seconda pattuglia che rintraccia anche l’ultimo sospettato. Lo trovano che cercava di nascondersi accovacciato dietro una macchina. A confermare i sospetti ci sono gli oggetti trovati nell’auto durante la perquisizione: arnesi da scasso, chiavi alterate, fascette di nylon e un rotolo di nastro adesivo. Strumenti che i carabinieri considerano non solo utili a scassinare ma anche potenzialmente idonee a “immobilizzare le persone, vittime di reati predatori”. Dei tre fermati – tutti tra i 21 e i 25 anni – solo uno è risultato incensurato. Gli altri due con precedenti e uno di loro destinatario di una misura di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di dimora. Il loro arresto è stato convalidato al termine dell’udienza di convalida in Tribunale. Un soggetto è stato condotto in carcere, un altro agli arresti domiciliari e l’ultimo, incensurato, ha ricevuto la misura del divieto di dimora nel comune di Roma.
