Situazione di tensione tra i residenti e le autorità locali riguardo ai lavori di riqualificazione e i reali sviluppi del cantiere in zona. La sindaca Elena Gubetti aveva annunciato il riavvio parziale dei lavori, con la rimozione di alcune pietre sul lato di Viale Navigatori Etruschi. Tuttavia, i residenti, rappresentati da Enzo Musardo del Comitato di zona Cerenova-Campo di Mare, denunciano che questa operazione ha semplicemente spostato i calcinacci da un’area vista mare e sotto i balconi ad un’altra all’interno della piazza, creando una “montagna” di detriti. Questo indica una possibile discrepanza tra l’annuncio ufficiale e l’effettivo stato dei lavori. Musardo paragona la situazione a un “bombardamento”, sottolineando il lungo periodo di recinzione che imprigiona i residenti e i vacanzieri, impedendo loro di accedere facilmente alla spiaggia o a casa. La presenza di calcinacci cementizi sparsi nell’aria rappresenta un rischio per la salute, specialmente per i polmoni. La descrizione di persone costrette a entrare nel recinto per raggiungere il mare mette in evidenza un disagio significativo. La sindaca aveva annunciato che, prima di riprendere i lavori, sarebbe stato consultato un ornitologo per verificare la presenza di nidi di uccelli sui pini da abbattere. Questa norma, tipica delle misure di tutela ambientale, sembra aver causato altri rallentamenti, anche se i lavori sospesi sull’area di piazza Prima Rosa (vestita dal cedro caduto) non sono stati ancora ripresi, nonostante l’area adiacente all’ skate park non abbia alberi e quasi certamente potrebbe essere riqualificata senza ostacoli. Il Comitato evidenzia che il cartello del cantiere indica l’avvio dei lavori a luglio 2024 con consegna a circa 16 mesi, cioè nel novembre 2025. Tuttavia, già più di un anno è passato, sollevando sospetti che ci siano manovre dilatorie o tentativi di attendere il periodo elettorale per inaugurare i lavori, dando l’impressione di un ritardo strategico. Musardo si lascia andare a un commento velenoso, suggerendo che questa situazione possa essere una “melina” politica, finalizzata a inaugurare i lavori prossimamente alle elezioni amministrative, invece di risolvere concretamente la questione, e sottolinea la gravità della situazione, collocandola di fronte alla zona balneare e lungomare.