domenica, Luglio 6, 2025

Termovalorizzatore di San Vittore: molti no al nuovo cantiere della quarta linea

Come una città in continua espansione. Così appare dall’alto il cantiere della quarta linea del termovalorizzatore di San Vittore. L’impianto gestito da Acea  – l’unico di questo tipo nel Lazio – è autorizzato a trattare circa 400mila tonnellate di rifiuti solidi urbani all’anno. Contro questo ampliamento – progetto da oltre 200milioni di euro – i comuni della zona e le associazioni ambientaliste avevano presentato ricorso al TAR. Il ricorso è stato respinto dai giudici amministrativi. Le associazioni però potrebbero rivolgersi al Consiglio di Stato. A febbraio di quest’anno la Soprintendenza aveva sospeso temporaneamente il cantiere della quarta linea dopo che erano emersi alcuni resti archeologici. Un mese dopo è arrivata la revoca del fermo con alcune prescrizioni. Adesso i lavori proseguono fa sapere Acea in una nota – e non si prevedono variazioni significative rispetto alle attuali ricadute sul territorio anche alla luce – spiega il gestore – delle ottime prestazioni dell’impianto. A preoccupare i cittadini sono i risultati di uno studio commissionato dai comitati che evidenzia nella zona di San Vittore la presenza di metalli pesanti e diossine in campioni di latte, olio di oliva, rosmarino, muschi e licheni. Mentre per Legambiente in vista del progetto del termovalorizzatore di Santa Palomba potrebbe essere opportuna una riflessione sull’intero ciclo dei rifiuti in Regione. 

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