domenica, Luglio 6, 2025

Da oltre trent’anni accanto alle donne: il lavoro silenzioso della Consulta

Un punto fermo, discreto ma determinante, per chi si trova ad affrontare momenti difficili. La Consulta delle Donne, nata nel 1988 e attiva da allora su tutto il territorio, rappresenta oggi un presidio imprescindibile per il sostegno alle donne, non solo di Civitavecchia ma anche della Capitale. Ogni anno, decine di donne si rivolgono all’associazione per ricevere supporto psicologico, orientamento legale e culturale, accompagnate da un’équipe di volontarie, psicologhe e professioniste. «Il nostro obiettivo – spiega la presidente Amelia Ciampa – è sostenere chi vive situazioni critiche, ma anche promuovere la cultura del diritto e della parità di genere. Lavoriamo sulla prevenzione e sull’empowerment: organizziamo corsi di ascolto attivo, incontri pubblici, gruppi di lettura e progetti con le scuole. Coinvolgiamo donne, uomini e adolescenti su temi urgenti come la violenza domestica, il disagio emotivo, l’isolamento». La sede della Consulta si è trasformata nel tempo in un vero polo di accoglienza. Ogni due settimane si riuniscono due gruppi di mutuo aiuto, frequentati complessivamente da una trentina di persone. A queste si aggiungono una decina di donne che ricevono un sostegno individuale continuativo. In questo spazio protetto, si costruiscono relazioni, si condivide il peso delle difficoltà e si inizia un cammino verso la rinascita. Un ruolo centrale è svolto anche dalla rete di relazioni e collaborazioni con altre realtà del territorio. Gabriella Sarracco, presidente onoraria della Fondazione Cariciv, ha sottolineato l’importanza di un coinvolgimento più ampio: «I genitori devono essere consapevoli di ciò che accade dentro e fuori casa. Molti ragazzi oggi vivono un disagio psicologico profondo perché manca l’ascolto. Serve un’alleanza educativa tra famiglie, scuole e associazioni». Proprio per rafforzare i suoi strumenti operativi, la Consulta delle Donne ha chiesto alla Fondazione Cariciv un contributo economico per arricchire la biblioteca, acquistare materiali didattici e dotarsi di nuove tecnologie, come un videoproiettore, utili per incontri e progetti formativi. «Sono strumenti indispensabili – conferma Ciampa – per rendere più efficaci i nostri interventi e raggiungere un numero sempre maggiore di persone». A confermare l’appoggio della Fondazione, le parole del presidente Gaetano Starace: «Sosteniamo con convinzione chi opera su due fronti fondamentali: quello dell’assistenza concreta e quello della promozione di una cultura autentica della parità. E la cultura comincia proprio dai banchi di scuola». Oltre trent’anni di attività rendono la Consulta delle Donne un presidio ormai radicato, capace di offrire ascolto, accoglienza e nuovi strumenti a chi ha bisogno di ricominciare. Un lavoro silenzioso, spesso lontano dai riflettori, ma che continua a fare la differenza nella vita di molte persone.

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