venerdì, Luglio 11, 2025

102° anniversario del Servizio Chimico Militare: eccellenza CBRN al servizio del Paese

È stato celebrato nei giorni scorsi, presso la sede del 7° Reggimento Difesa CBRN “Cremona”, il 102° anniversario della costituzione del Servizio Chimico Militare, fondato il 1° luglio 1923. Un traguardo di grande rilevanza storica e operativa, che segna oltre un secolo di impegno e innovazione nella difesa contro le minacce Chimiche, Biologiche, Radiologiche e Nucleari (CBRN). La nascita del Servizio Chimico Militare fu una risposta concreta ai drammatici effetti delle armi chimiche utilizzate durante la Prima Guerra Mondiale. Da allora, l’Italia ha sviluppato progressivamente una struttura avanzata e specializzata, fino ad arrivare agli attuali reparti integrati nel sistema di difesa nazionale, in grado di operare in contesti complessi e ad alto rischio. Il 7° Reggimento “Cremona”: avanguardia CBRN dell’Esercito Italiano
Il 7° Reggimento Difesa CBRN “Cremona”, originariamente nato come Reggimento di Artiglieria nel 1860, ha assunto il suo attuale assetto tra il 1996 e il 1998. Oggi rappresenta l’unico reparto specialistico dell’Esercito dedicato esclusivamente alla difesa CBRN, e costituisce una vera eccellenza tecnologica e operativa. Dotato dei più moderni sistemi di: ricognizione e identificazione di agenti CBRN, monitoraggio e campionamento ambientale e decontaminazione di persone, mezzi e infrastrutture. Il Reggimento è in grado di intervenire in scenari emergenziali, sia in Italia che all’estero, con rapidità ed efficacia. In un contesto globale sempre più esposto a minacce asimmetriche e non convenzionali, le Unità CBRN italiane rivestono un ruolo cruciale nella prevenzione, nella risposta e nella gestione delle crisi. Il loro operato è fondamentale non solo in ambito militare, ma anche a supporto della protezione civile e della sicurezza pubblica. “Il nostro Paese può contare su reparti altamente formati e attrezzati – commentano dallo Stato Maggiore dell’Esercito – capaci di affrontare situazioni ad altissimo rischio, contribuendo concretamente alla salvaguardia della popolazione e del territorio”. Il 102° anniversario è quindi non solo un momento di celebrazione, ma anche di riflessione sul valore della competenza tecnica, della formazione continua e della sinergia interforze nella difesa moderna.

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