Una delicata operazione di soccorso in mare si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri al largo di Ardea, nei pressi dell’area di ancoraggio riservata alle navi gasiere operative sulle piattaforme off shore. Protagonista un uomo solo a bordo di un’imbarcazione da diporto, rimasto ferito in circostanze ancora da chiarire. L’allarme è scattato poco prima delle 19, quando l’uomo ha lanciato un segnale Mayday — il codice internazionale di emergenza via radio — riferendo di aver riportato lesioni al braccio e al torace, presumibilmente provocate da frammenti di vetro presenti a bordo. L’imbarcazione, lunga circa 7,5 metri, si trovava ben oltre l’area SAR (Search and Rescue) di competenza della Guardia Costiera di Fiumicino. Nonostante le condizioni meteo avverse — vento teso da nord-ovest con raffiche fino a 25 nodi e mare forza 4 — la motovedetta CP 831 ha mollato gli ormeggi per raggiungere il diportista in difficoltà. L’intervento si è rivelato complesso sia per la distanza che per lo stato del mare agitato, ma l’equipaggio ha raggiunto l’uomo, prestando i primi soccorsi e mettendo in sicurezza l’imbarcazione. Dopo le prime cure a bordo, il ferito è stato trasferito a terra per ulteriori accertamenti sanitari. Le sue condizioni non sarebbero gravi, ma l’episodio evidenzia ancora una volta i rischi della navigazione solitaria in mare aperto e l’importanza del tempestivo intervento delle autorità marittime anche oltre i limiti di competenza territoriale. La Guardia Costiera ha avviato accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.






