Il Comune di Ardea dovrà restituire alla Regione Lazio un contributo di 2.000 euro, ottenuto nel 2021 per promuovere la partecipazione giovanile attraverso la creazione del Consiglio Comunale dei Giovani. Il motivo? Il progetto non è mai stato avviato. La conferma arriva da una determinazione dirigenziale dell’amministrazione comunale, che prende atto della revoca ufficiale del finanziamento da parte della Regione, comunicata con nota protocollata il 17 giugno scorso. Si chiude così, senza alcun risultato concreto, un’iniziativa pensata per coinvolgere attivamente le nuove generazioni nella vita politica e amministrativa locale. Il contributo faceva parte di un Avviso Pubblico regionale che intendeva sostenere economicamente i Comuni nella costituzione di organismi giovanili consultivi, come appunto il Consiglio Comunale dei Giovani, strumenti ritenuti fondamentali per favorire la cittadinanza attiva, la formazione civica e il dialogo tra istituzioni e giovani. Ad Ardea, però, il progetto è rimasto fermo al palo. Nessuna convocazione, nessun regolamento adottato, nessuna struttura operativa attivata. Una mancata attuazione che ha spinto la Regione a ritirare formalmente il finanziamento e a chiedere la restituzione dell’intera somma. Un’occasione mancata, che mette in evidenza criticità amministrative e una scarsa attenzione verso le politiche giovanili. Il tutto mentre in altri Comuni del Lazio progetti simili hanno dato vita a esperienze partecipative concrete, con giovani protagonisti in attività di proposta e confronto istituzionale. La speranza, ora, è che la lezione serva da stimolo per ripensare seriamente il ruolo delle nuove generazioni nel governo del territorio, passando dalle buone intenzioni ai fatti.