Un progetto mai partito, un finanziamento revocato e un rimborso che ora graverà sulle casse comunali. Il Comune di Ardea dovrà restituire 2.000 euro alla Regione Lazio, somma ricevuta nel 2021 come acconto di un contributo complessivo di 4.000 euro destinato a finanziare l’istituzione del Consiglio Comunale dei Giovani. La vicenda si chiude con una determinazione dirigenziale che prende atto della revoca ufficiale da parte della Regione e dell’obbligo, ormai ineludibile, di rimborsare quanto incassato. La restituzione sarà effettuata con impegno di spesa sul bilancio 2025. Il contributo era stato assegnato nell’ambito di un Avviso Pubblico volto a favorire la partecipazione attiva dei giovani alla vita politica e amministrativa locale. Tuttavia, a distanza di oltre tre anni dall’erogazione dell’acconto, il Comune di Ardea non ha compiuto alcun passo concreto per attuare il progetto. Nessun affidamento, nessuna liquidazione a fornitori, nessuna attività avviata, ma soprattutto nessuna rendicontazione, che secondo il bando avrebbe dovuto essere trasmessa entro 12 mesi dalla ricezione dell’acconto. Un silenzio amministrativo che ha spinto la Regione Lazio a ritirare formalmente il finanziamento e a chiedere la restituzione della somma già erogata. Una brutta figura istituzionale per l’amministrazione comunale, che perde così un’opportunità di valorizzazione della partecipazione giovanile e lascia svanire un sostegno economico che altri Comuni hanno invece sfruttato per costruire spazi di confronto, crescita civica e coinvolgimento delle nuove generazioni. La speranza, ora, è che il caso possa servire da lezione e spinga l’ente locale a dotarsi di strumenti più efficienti di gestione e monitoraggio dei fondi pubblici, soprattutto quando in gioco c’è il futuro dei cittadini più giovani.






