lunedì, Novembre 10, 2025

La posizione del Tar

Si chiude con un nulla di fatto il paradossale contenzioso nato attorno a una domanda di condono edilizio presentata nel 1985. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso del cittadino che si era opposto alla ripresa dell’istruttoria da parte del Comune di Ardea. La sentenza, depositata dopo l’udienza del 4 luglio 2025, mette un punto fermo su una vicenda che aveva fatto discutere per l’insolita posizione del ricorrente: era stato proprio lui, quasi quarant’anni fa, a chiedere la sanatoria per un immobile costruito abusivamente. Ma alla richiesta recente del Comune di integrare la documentazione necessaria per concludere il procedimento, l’uomo ha risposto con un ricorso, chiedendo l’annullamento dell’atto ritenuto “lesivo”. Il TAR, però, non ha condiviso questa interpretazione. Secondo i giudici amministrativi, la comunicazione impugnata altro non è che un atto “meramente endoprocedimentale”, ovvero interno al procedimento, e come tale privo di effetti lesivi autonomi. “Il Comune si è limitato a richiedere all’interessato il deposito di documentazione integrativa – si legge nella sentenza – per poter procedere alla valutazione della domanda di rilascio del permesso di costruire in sanatoria e al conteggio degli oneri dovuti”. In altre parole, nessuna lesione immediata dei diritti del ricorrente, nessuna decisione definitiva o sanzione: solo un passaggio interlocutorio in una procedura ancora aperta. “La nota gravata risulta di per sé priva di autonoma lesività – hanno precisato i giudici – e come tale è inidonea ad incidere sulla posizione giuridica del ricorrente in assenza del provvedimento conclusivo del procedimento”. Il pronunciamento del TAR potrebbe ora riaprire la strada alla conclusione dell’iter di condono, atteso da decenni, con il Comune che potrà tornare a chiedere gli atti necessari al completamento dell’istruttoria. Resta il retrogusto amaro di una burocrazia che, tra tempi dilatati e resistenze individuali, fatica ancora a chiudere vicende rimaste in sospeso per oltre una generazione.

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