sabato, Ottobre 4, 2025

Cucine mai arrivate e acconti spariti: il “superstore dei sogni” che ha lasciato decine di romani con la casa a metà

Promettevano cucine su misura, materiali di pregio e consegne rapide. Ma per decine di famiglie romane, il sogno si è trasformato in un incubo. È la storia del “superstore dell’arredo” alle porte di Roma — un grande showroom che, tra cataloghi patinati e promozioni aggressive, ha incassato migliaia di euro di acconti per mobili e cucine mai consegnati. Il copione, raccontato da clienti esasperati, è sempre lo stesso. Preventivo firmato, acconto versato — spesso tra i 2.000 e i 5.000 euro — e poi settimane, mesi di silenzi. Nessuna chiamata, nessuna data di consegna, solo promesse rimandate. Quando qualcuno è riuscito a raggiungere il punto vendita, ha trovato serrande abbassate e un cartello anonimo: “Chiuso per ristrutturazione”. C’è chi aveva già demolito la vecchia cucina in attesa della nuova, chi aveva programmato il trasloco, chi addirittura ha dovuto vivere per mesi con un fornello da campeggio. “Abbiamo dato 3.800 euro di anticipo a maggio – racconta Elisa, una delle clienti – e da allora nessuno risponde più al telefono. Le mail rimbalzano, il numero dell’amministrazione è inesistente. È come se fossero spariti nel nulla”. Sui social si moltiplicano i gruppi di clienti truffati. C’è chi parla di “decine di casi”, tutti simili, e di un titolare irreperibile. Alcuni hanno già sporto denuncia ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza. L’ipotesi più probabile è quella di una truffa seriale: la società, formalmente ancora attiva, avrebbe incassato acconti fino all’ultimo giorno di apertura, per poi chiudere improvvisamente. Un modus operandi che ora gli investigatori stanno ricostruendo per capire se dietro ci sia un sistema organizzato di frodi ai danni dei consumatori. Nel frattempo, le vittime si organizzano: avvocati, segnalazioni alle associazioni dei consumatori e una pagina Facebook dove si raccolgono testimonianze, fatture e bonifici. “Non chiediamo miracoli – scrivono – ma giustizia. E che nessun altro cada nella stessa trappola”. Il “superstore dei sogni” si è trasformato in un cantiere incompiuto per decine di famiglie romane, con cucine mai arrivate, salotti fantasma e una sola certezza: soldi versati e fiducia tradita.

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