sabato, Ottobre 4, 2025

Medico aggredito davanti allo Spallanzani dopo il flash mob per Gaza

Aggressione allo Spallanzani di Roma: ferma condanna da parte della FP CGIL “Ieri sera al termine del flash mob Cento ospedali per Gaza, un nostro collega medico dell’ospedale Spallanzani di Roma ha subito una grave aggressione. “Esprimiamo la nostra più sentita vicinanza al collega e la più ferma condanna per l’atto vile e immotivato”, si legge in una nota Funzione pubblica Cgil di Roma Lazio. “Il collega, mentre si recava alla propria auto, è stato assalito e brutalmente aggredito da tre perseone – prosegue la nota -. Gli aggressori hanno divelto la bandiera della Palestina dalle mani dell’operatore sanitario per poi colpirlo al volto con un casco. Non è ancora chiara la matrice di questo atto vile e intimidatorio, ma non è difficile ricostruire un nesso causale tra la partecipazione all’iniziativa di solidarietà e denuncia da poco terminata e l’aggressione subita. Un attacco grave non solo contro un lavoratore, un sanitario che ogni giorno si dedica alla comunità, ma contro il diritto all’espressione, al dissenso, alla libertà di manifestare e alla solidarietà internazionale”. “Quello che è successo ieri – continua la nota – non è tristemente un caso isolato, ma è piuttosto frutto di una campagna mediatica e politica di delegittimazione di tutte le iniziative che non vogliono far spegnare la luce sul genocidio in corso a Gaza e sull’ipocrisia del nostro Governo, come di molti altri governi europei e occidentali, pronto a tacciare gli attivisti e le attiviste della Global Sumud Flotilla di irresponsabilità, di disinteresse per i civili che soffrono nella Striscia o di voler minare l’azione del Governo o i tentativi di pace, ma non così coraggioso nell’intraprendere azioni concrete per sanzionare il Governo israeliano e porre fine al massacro. Come FP Cgil ripudiamo fermamente ogni forma di violenza verbale o fisica e riaffermiamo il nostro impegno quotidiano per una società fondata sul rispetto, sul dialogo e sulla pace. Siamo vicino al lavoratore aggredito, così come a tutti i colleghi e le colleghe che ogni giorno, anche attraverso prese di posizione pubbliche e gesti simbolici, si schierano dalla parte della vita, della cura e del diritto”. “La luce che abbiamo acceso per Gaza davanti a decine di strutture sanitarie in tutta la regione non si spenge, non la faremo spegnere”, conclude Fp Cgil.

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