La manutenzione del verde pubblico a Roma diventa un caso giudiziario. Dopo mesi di segnalazioni, incidenti e crolli di alberi che hanno messo a rischio la sicurezza dei cittadini, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo d’inchiesta per verificare eventuali responsabilità nella gestione del patrimonio arboreo della Capitale. Un’indagine che nasce da numerosi esposti e denunce di cittadini e associazioni, ma anche dai dati impressionanti raccolti dal Comune e dai vigili del fuoco: 614 episodi di crolli di alberi o grossi rami in un solo anno. Le zone più colpite sono quelle ad alta densità di traffico e con viali storici, dove le alberature, spesso secolari, non reggono più l’urto del tempo e della mancata manutenzione. La mappa dei punti critici – finita ora sul tavolo dei magistrati – parla chiaro: viale Mazzini, viale delle Milizie, corso Trieste, viale Trastevere, via Cristoforo Colombo, viale Tiziano, viale Regina Elena e via Appia Nuova sono tra le aree considerate più a rischio. In molti casi, le cadute si sono verificate su auto in transito o marciapiedi affollati, causando feriti e ingenti danni materiali. Secondo le prime ricostruzioni, l’inchiesta punta a chiarire se ci siano stati ritardi, omissioni o irregolarità negli appalti per la manutenzione del verde urbano, affidata negli ultimi anni a più società private con contratti a zone. La mancanza di coordinamento tra i diversi municipi e le gare d’appalto frammentate avrebbe creato un sistema poco efficiente, dove la pianificazione preventiva degli interventi è rimasta sulla carta. A far scattare l’allarme, l’ultimo grave episodio di agosto, quando un pino alto oltre 15 metri si è abbattuto su due auto in sosta in via Nomentana, a pochi metri da una fermata dell’autobus. Nessun ferito per miracolo, ma la paura ha riacceso il dibattito sulla sicurezza del verde romano. “Da anni denunciamo una gestione emergenziale, non strutturata – spiega Giulia Corradi, portavoce del comitato ‘Roma Verde Sicura’ –. Si interviene solo dopo i crolli, senza un vero censimento degli alberi a rischio. Servono manutenzioni regolari e potature professionali, non tagli drastici o abbandono”. Dal Campidoglio la replica arriva attraverso l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi, che sottolinea come negli ultimi mesi siano stati avviati nuovi controlli e interventi mirati: “Abbiamo potenziato le squadre operative e attivato un monitoraggio tecnologico su oltre 30mila alberi. La sicurezza dei cittadini resta la priorità assoluta”. Intanto la Procura prosegue l’analisi della documentazione tecnica e delle segnalazioni dei cittadini. Nei prossimi giorni verranno acquisiti i rapporti di Ama, del Dipartimento Ambiente e dei municipi più colpiti, oltre alle perizie dei vigili del fuoco. Un’inchiesta che tocca uno dei nervi scoperti della città: Roma, un tempo “Capitale verde d’Europa”, oggi si trova a dover difendere non solo il suo patrimonio naturale, ma anche la sicurezza di chi ogni giorno percorre le sue strade alberate.