martedì, Aprile 30, 2024

Medio Oriente: con la tregua è necessaria la ricostruzione di Gaza

“Ora la ricostruzione di Gaza è prioritaria, non per Hamas ma per la popolazione palestinese”: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki, confermando l’impegno dell’amministrazione Biden negli sforzi umanitari e per la ricostruzione della Striscia dopo il cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto un colloquio telefonico con il presidente dell’autorità palestinese Abu Mazen.Lo afferma il Dipartimento di stato, sottolineando che i due hanno discusso il cessate il fuoco fra Israele e Hamas e le “misure  per mantenerlo”. I combattimenti fra Israele e Hamas sono terminati in seguito ad un accordo di cessate il fuoco mediato dall’Egitto e dalle Nazioni Unite. Nel sud di Israele la vita sta gradualmente tornando alla normalità e le autorità militari si apprestano a revocare le misure di emergenza imposte alla popolazione. Tuttavia si registrano scontri sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme: tumulti si sono verificati al termine delle preghiere del venerdì. Gli agenti hanno disperso la folla con granate assordanti. Finora non si ha notizia di feriti. La scorsa notte alla Spianata delle Moschee una folla di palestinesi aveva festeggiato con fuochi d’artificio il cessate il fuoco a Gaza ed aveva inneggiato alle Brigate Ezzedin al-Qassam, ala militare di Hamas. Il numero aggiornato dei palestinesi morti a Gaza nei bombardamenti degli ultimi giorni nella Striscia è salito a 243. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. In questo bilancio sono inclusi 66 bambini e 39 donne. I feriti sono 1910. Intanto Hamas rivendica la ‘”vittoria” nel conflitto con Israele. L’alto responsabile del movimento ha inoltre promesso di “ricostruire” le case distrutte dagli attacchi israeliani. “Il nostro obiettivo era riportare calma e sicurezza i cittadini di Israele e questo abbiamo fatto. Abbiamo inferto ad Hamas un danno massimo”, ha detto il premier Benyamin Netanyahu. “Con 11 giorni di guerra – ha spiegato – sono state cambiate le regole del gioco e lo sono anche per il futuro”. “Se Hamas pensa che accetteremo lancio sporadico di razzi, si sbaglia. Ciò che è valso per il passato non varrà per il futuro”. Netanyahu ha quindi ringraziato Biden per “l’appoggio dato al diritto di difendersi di Israele”. Il centrista Yair Lapid ha attaccato Netanyahu per la gestione inefficace del conflitto con Gaza. “I cittadini israeliani – ha twittato – e soprattutto le comunità al confine con Gaza hanno sofferto per il pesante lancio di razzi e non hanno ottenuto risultato”. “I fallimenti di Netanyahu – ha aggiunto – si estendono dal Monte Meron a Gaza, dal Monte del Tempio a Lod. E’ tempo per lui di andare via”.
Redazione
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