giovedì, Luglio 31, 2025

I Terzi, grido d’allarme tra disservizi e degrado: acqua a singhiozzo, strade pericolose e discariche abusive

I Terzi, frazione a sud del territorio comunale di Cerveteri, vive da giorni una situazione di forte disagio che coinvolge più ambiti, con un quadro ormai diventato insostenibile. Strade dissestate, discariche abusive e soprattutto la mancanza di acqua potabile: sono questi i problemi che stanno colpendo duramente i residenti, costretti a lanciare un vero e proprio grido d’aiuto. Negli ultimi giorni, una ventina di famiglie si è riunita nella piazza del borgo per manifestare il proprio malcontento. Un gesto simbolico ma significativo, che punta i riflettori su una condizione che, da emergenziale, è ormai diventata cronica. I rubinetti sono a secco, le cisterne vuote e le famiglie – tra cui anziani e persone con disabilità – sono costrette ad arrangiarsi con taniche, bottiglie e soluzioni di fortuna. Al centro della questione idrica c’è la gestione del servizio, che nella frazione non è affidata al gestore Acea Ato 2, ma all’Arsial – l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio. Secondo i residenti, né Arsial né il Comune di Cerveteri sarebbero riusciti finora a garantire un approvvigionamento regolare e sicuro, lasciando il territorio in una condizione di abbandono. A farsi portavoce della protesta è stato il consigliere comunale Nicolò Accardo, esponente di Noi Moderati, che ha lanciato un appello pubblico alle istituzioni regionali: «Parliamo di una situazione assurda e insostenibile. Regione Lazio e Arsial devono intervenire subito: ci sono persone che non possono accedere a un diritto fondamentale come l’acqua. È impensabile che nel 2025 si verifichino ancora situazioni simili. Mi muoverò personalmente affinché l’assessore regionale all’Agricoltura, Giancarlo Righini, si faccia carico della questione e trovi una soluzione definitiva, visto che la competenza è in capo alla Regione». Ma l’emergenza idrica non è l’unica piaga che affligge I Terzi. A peggiorare la vita quotidiana dei residenti è anche lo stato pessimo della strada principale, caratterizzata da buche, avvallamenti, curve pericolose e asfalto sdrucciolevole. Una combinazione che mette a rischio l’incolumità di chi vi transita, soprattutto in condizioni di scarsa visibilità o nelle ore notturne. La situazione è ulteriormente aggravata da una vegetazione troppo fitta ai bordi della carreggiata, che in alcuni punti ostruisce la visuale, aumentando il pericolo. Un altro problema storico è rappresentato dalle discariche abusive, presenti lungo la strada e nelle aree limitrofe. Sacchi di immondizia, materassi, elettrodomestici e altri rifiuti vengono abbandonati sistematicamente, creando un degrado costante. Nonostante più interventi di bonifica negli anni, le mini-discariche si ricreano con allarmante frequenza. «È una situazione inaccettabile – denunciano i residenti – ci appelliamo sia al senso civico delle persone, che evidentemente manca, sia soprattutto al Comune, che deve attivarsi con più decisione per rimuovere queste mini-discariche e installare telecamere nei punti più colpiti». L’acqua che non arriva, le strade pericolose, i rifiuti che si accumulano: un mix esplosivo che rende difficile la vita quotidiana degli abitanti de I Terzi. Nel frattempo, le famiglie si organizzano con soluzioni alternative per fronteggiare l’emergenza idrica, ma la pazienza è ormai agli sgoccioli. L’auspicio è che la mobilitazione locale e l’intervento delle istituzioni portino finalmente a una risposta seria e definitiva, capace di restituire decoro, sicurezza e servizi essenziali alla frazione.

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