È bastato un attimo perché una giornata d’estate si trasformasse in un dramma in diretta, sotto lo sguardo incredulo di decine di bagnanti. Il mare, agitato e minaccioso, era già stato dichiarato non balneabile, con le bandiere rosse ben visibili e il vento che soffiava forte da sud-ovest. Eppure un uomo, di circa cinquant’anni, ha deciso ugualmente di tuffarsi, iniziando a nuotare con apparente tranquillità. Poi, nel giro di pochi minuti, il panico: una corrente laterale lo ha trascinato al largo, inghiottendolo tra le onde e facendolo sparire dalla vista. A notare per prima la situazione è stata Talia, bagnina di soli vent’anni, in servizio presso uno stabilimento del lungomare di Torvajanica. L’intervento è scattato alle 11:45 circa, quando la ragazza ha visto l’uomo scomparire tra i flutti, lontano ormai decine di metri dalla battigia. Ha fischiato con forza, attirando l’attenzione dei colleghi e dei bagnanti, e in pochi secondi ha avviato la manovra di soccorso. Con fermezza e rapidità, Talia ha staccato il pattino di salvataggio e si è diretta verso il largo, ma le onde, sempre più alte, rendevano impossibile la manovra: il mezzo era costantemente respinto, oscillava violentemente e non riusciva ad avanzare. A quel punto, senza esitare, la giovane ha preso la boa e si è tuffata in mare, decisa a raggiungere il naufrago a nuoto. Il salvataggio si è trasformato in una vera e propria lotta contro il tempo. L’uomo, ormai allo stremo delle forze, inghiottiva acqua, agitava le braccia e rischiava di perdere conoscenza. Talia ha mantenuto la calma, raggiunto l’uomo, lo ha messo in sicurezza e ha iniziato a trascinarlo verso riva, con una forza e una lucidità sorprendenti, tenendo conto delle difficilissime condizioni del mare. La scena ha tenuto i presenti con il fiato sospeso. Qualcuno ha chiamato il 118, altri si sono avvicinati alla riva per cercare di aiutare, ma è stata solo la giovane bagnina a gestire interamente l’emergenza. Dopo alcuni minuti – che sono sembrati eterni – Talia è riuscita a trascinare l’uomo a riva, dove lo hanno accolto i sanitari del 118. L’uomo, in evidente stato di shock ma cosciente, è stato stabilizzato e trasportato al pronto soccorso per accertamenti. «Ha rischiato la vita per una bravata», ha commentato un turista presente sulla spiaggia. «Senza quella ragazza, staremmo raccontando un’altra storia». Talia, poco dopo il salvataggio, si è seduta in silenzio sotto l’ombrellone dello staff, visibilmente provata ma tranquilla. «L’ho visto andare giù ed è scattato l’istinto. Non potevo aspettare. Lo rifarei altre mille volte», ha detto con modestia. Dietro quelle parole, però, si cela un gesto straordinario, fatto di sangue freddo, preparazione e un coraggio che non si insegna. In un’estate già segnata da troppi incidenti in mare, l’intervento di Talia è un esempio di cosa significhi davvero la sicurezza in spiaggia. Ma anche un richiamo severo: le bandiere rosse non sono un suggerimento, sono un ordine. Ignorarle mette a rischio vite – proprie e altrui.






