martedì, Novembre 4, 2025

31.700 euro di fatture insolute che diventano un debito di oltre 80mila euro per il Comune di Ardea

Il Comune di Ardea dovrà pagare un debito consistente legato a 143 fatture non saldate relative a forniture di energia elettrica. Le bollette in questione risalgono in gran parte al periodo precedente alla pandemia, tra il 2018 e il 2019, e ammontano complessivamente a circa 31.700 euro. A gravare sulla somma iniziale si sono aggiunti interessi di mora e anatocistici, ossia interessi calcolati sugli interessi già maturati nel tempo, che hanno fatto lievitare sensibilmente l’importo complessivo. Non solo. In base alla normativa sulla cessione del credito, la società cessionaria — in questo caso Banca Farmafactoring, subentrata a Hera Comm Srl — ha potuto richiedere un’ulteriore quota aggiuntiva di circa 5.700 euro per ciascuna delle fatture non saldate. A questi costi si sommano anche quelli relativi a 290 fatture pagate in ritardo, che hanno generato un ulteriore esborso di 11.600 euro, oltre a spese accessorie e ulteriori interessi. In totale, la cifra che l’amministrazione comunale si trova ora a dover corrispondere supera ampiamente gli 80mila euro, una somma che dovrà essere riconosciuta come debito fuori bilancio e inserita nei prossimi atti contabili del Comune. Una vicenda che riporta all’attenzione la necessità di una gestione più rigorosa delle forniture e dei pagamenti da parte dell’ente, per evitare che simili situazioni si traducano nuovamente in un pesante onere per le casse pubbliche.

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