A oltre un mese dall’inizio dell’anno scolastico, ad Ardea persiste una situazione di forte disagio per decine di famiglie con figli disabili. Il Comune non è ancora riuscito a garantire il pieno funzionamento del servizio Oepac (Operatore Educativo per l’Autonomia e la Comunicazione), fondamentale per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Al momento, laddove il servizio risulta attivo, viene erogato per appena quattro ore settimanali per studente — un tempo largamente insufficiente rispetto alle reali necessità di supporto educativo e assistenziale. Una situazione che sta mettendo a dura prova genitori e docenti, costretti a sopperire con mezzi propri alla mancanza di personale qualificato. Molti genitori denunciano una “gestione inefficiente e poco trasparente” del servizio, chiedendo all’amministrazione comunale di intervenire con urgenza per ristabilire un livello di assistenza adeguato. Le difficoltà nell’attivazione degli Oepac non sono nuove nel territorio di Ardea: già negli anni passati si erano verificati ritardi e riduzioni delle ore, con conseguenze dirette sull’inclusione scolastica e sul diritto allo studio dei minori con disabilità. Le famiglie chiedono ora risposte immediate e un piano strutturale che metta fine a quella che definiscono “una discriminazione istituzionale”. “Non si può parlare di scuola inclusiva se mancano gli operatori che la rendono possibile” — sottolineano i genitori — chiedendo che il Comune e la Città Metropolitana intervengano per garantire un servizio continuativo, dignitoso e rispettoso dei diritti dei bambini.






