La presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso dell’incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, secondo quanto riferiscono fonti di palazzo Chigi, “ha espresso al Capo dello Stato il suo rammarico per le parole istituzionalmente e politicamente inopportune pronunciate in un contesto pubblico dal Consigliere, Francesco Saverio Garofani, e riportate ieri da un noto quotidiano italiano”. Fonti di Palazzo Chigi riportate dall’agenzia Ansa riferiscono che “il presidente del Consiglio ha reputato che la richiesta di smentita formulata dall’onorevole Bignami non fosse un attacco al Quirinale, ma al contrario un modo per circoscrivere al suo ambito reale la vicenda, anche a tutela del Quirinale. Era intenzione, da parte del partito di maggioranza relativa, intervenire per fugare ogni ipotesi di scontro tra due Istituzioni che invece collaborano insieme per il bene della Nazione. Si riteneva che fosse il diretto interessato, ovvero il Consigliere Garofani, a dover chiarire, per chiudere immediatamente la questione”. L’incontro arriva dopo la pubblicazione dell’articolo firmato da Maurizio Belpietro, pubblicato dal quotidiano ‘La Verità’, che ha acceso lo scontro tra il partito al governo e il Quirinale. Nel pezzo “Il piano del Quirinale per fermare la Meloni”, il direttore del quotidiano ripercorre “sgambetti” e trame contro passati governi. “Al Colle lavorerebbero a un’ammucchiata ulivista, per impedire al centrodestra di rivincere nel 2027”, si legge nell’articolo che chiama in causa uno dei consiglieri di Sergio Mattarella, Francesco Garofani, ex deputato del Partito Democratico, al quale attribuisce: “Auspicherebbe iniziative contro la presidente e il centrodestra”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami, chiede la smentita, mentre Mattarella è a Lucca alla cerimonia per l’inaugurazione dell’Anno Accademico della Scuola IMT: “Apprendiamo dalla stampa che persone che ricoprono il ruolo di consiglieri del Quirinale auspicherebbero iniziative contro il Presidente Meloni e il centrodestra, esprimendo altresì giudizi di inadeguatezza nei confronti dell’attuale maggioranza di Governo. In particolare, il quotidiano La Verità riferisce in maniera circostanziata di conversazioni in cui questa persona auspicherebbe la formazione di coalizioni alternative come ‘una grande lista civica nazionale’, con il dichiarato intento di impedire una vittoria del centrodestra e di Meloni alle prossime elezioni politiche. Progetti che si spingerebbero addirittura ad auspicare un ‘provvidenziale scossone’ contro l’attuale Governo. Confidiamo che queste ricostruzioni siano smentite senza indugio in ossequio al rispetto che si deve per l’importante ruolo ricoperto dovendone diversamente dedurne la fondatezza”. Secca la replica del Quirinale, che arriva prima che la cerimonia in Toscana si sia conclusa: “Stupore per la dichiarazione del capogruppo alla Camera del partito di maggioranza relativa che sembra dar credito a un ennesimo attacco alla presidenza della Repubblica costruito sconfinando nel ridicolo”. Il direttore Belpietro ribatte: “Ridicolo chi silenzia” e conferma “parola per parola quanto pubblicato”. Le opposizioni stigmatizzano il comportamento di FdI e vanno all’attacco contro il ‘fango’ gettato sulla presidenza della Repubblica: “Meloni venga in Parlamento. Una bufala ripetuta più volte non diventa una notizia”. Anche nel centrodestra le prese di posizione si susseguono con il passare delle ore. Poi l’intervento del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari: “Fdi e Palazzo Chigi leali con Mattarella. Bignami chiede la smentita di Garofani, non ha attaccato il Colle”. Dopo la risposta del Quirinale, era stato lo stesso Bignami a precisare: “Nessuna richiesta al Colle, che rispettiamo e non commentiamo mai, la smentita è stata chiesta a Garofani, consigliere del Quirinale”. “Se il Quirinale ha ritenuto di rispondere, il Quirinale non si commenta: si rispetta e si ascolta. Però la smentita del consigliere ancora non c’è”. L’ultimo intervento avviene in serata, ospite a ‘10 minuti’ su Rete4: “Non abbiamo minimamente alcun dubbio che la ricostruzione de ‘La Verità’, che ipotizza una manovra del Quirinale per indebolire il governo, sia una ricostruzione infondata, per questo chiediamo che ci sia una smentita. Non pensiamo minimamente che il Quirinale ordisca qualcosa, ma lì ci sono dei virgolettati: bastava smentirli” ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. Quindi ha chiesto una smentita al Quirinale?, gli viene chiesto: “No, assolutamente: chi sono io per chiedere una smentita al Quirinale? Ma questo consigliere – che incidentalmente per tre legislature è stato deputato del PD – si trova un virgolettato oggi in prima pagina: passata la mattinata, ci saremmo aspettati che lui dicesse ‘smentisco’ ma non l’ha fatto”, sottolinea. “Quindi chiediamo una smentita – che non è ancora arrivata – al consigliere Garofani”. A distanza di un giorno è Francesco Saverio Garofani a rilasciare delle dichiarazioni: “Sono molto amareggiato, per me e per i miei familiari. Ma quel che soprattutto fa male è l’impressione di essere stato utilizzato per attaccare il presidente”. Sui virgolettati attribuitogli da ‘La Verità’ dice: “Era una chiacchierata in libertà, tra amici” precisando di “non aver mai fatto dichiarazioni fuori posto, mai esibizioni di protagonismo”. Quanto alla reazione del presidente Mattarella: “È stato affettuosissimo – ha spiegato Garofani – mi ha detto ‘Stai sereno, non te la prendere’”.
Giorgia Meloni al Quirinale incontro di 20 minuti con Mattarella: “Sconcerto per le parole di Garofani, era lui a dover chiarire”






