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giovedì, Giugno 13, 2024

Spuntano i furbetti del buono spesa

 

Spuntano i furbetti del buono spesa

Dallo stesso nucleo familiare partite diverse richieste. Palazzo Falcone scopre l’incongruenza

 

Che qualcuno provasse a fare il furbo con i buoni spesa era purtroppo prevedibile, salvo poi scoprire che effettivamente è successo. A Ladispoli infatti dallo stessa famiglia sono giunte diverse richieste di buoni. Il trucco usato, una lettera cambiata sul nome o sul cognome. E a quanto risulta – come denuncia il quotidiano telematico Terzobinario.it – non è neanche l’unica. Durante i controlli incrociati effettuati a palazzo Falcone però si sono accorti della furbata e, una volta evase tutte le domande legittime, si passerà ai provvedimenti da prendere.

 

“I buoni spesa servono solo per

i beni alimentari di prima necessità”

“I buoni spesa sono spendibili solo presso gli esercizi commerciali aderenti solo ed esclusivamente per l’acquisto di generi alimentari e di prima necessità. Qualora non fosse chiaro a chi ne ha fatto richiesta e li ha ricevuti  – sottolinea l’assessore al Commercio, Attività Produttive, Servizi Informatici, Servizi Anagrafici e Comunicazione – Francesca Lazzeri –  vale la pena di ribadirlo a chiare lettere: i buoni spesa servono solo per i beni alimentari di prima necessità.“ Principio questo ben espresso anche nell’avviso per la manifestazione di interesse cui hanno partecipato 22 attività commerciali, tra negozi di prossimità, media e grande distribuzione. “Anche i titolari dei negozi che hanno aderito e che ora accettano i buoni spesa come forma di pagamento garantita dal Comune – prosegue l’assessore Lazzeri – sanno alla perfezione che restano esclusi alcolici (vino, birra, ecc.), superalcolici (liquori vari), nonché tutte le tipologie di merce non alimentare e non appartenente alla categoria di beni ritenuti di prima necessità. Sono autorizzati oltre ai generi alimentati anche i prodotti per l’igiene personale, ivi compresi pannolini, pannoloni, assorbenti e prodotti per l’igiene della casa. Quindi i negozi non possono accettare il buono spesa per il pagamento di alcolici e superalcolici. ”

Redazione
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