L’uomo, proveniente da Barcellona tramite un traghetto di linea, è stato individuato e fermato presso l’uscita del varco Vespucci; stava infatti cercando di lasciare lo scalo da quel varco, incurante della viabilità interna del porto che prevede invece l’uscita dei mezzi commerciali dal solo varco doganale Nord.
Il fatto di aver tentato questa uscita, insieme all’atteggiamento nervoso all’atto del controllo, ha insospettito i militari della Gdf che hanno quindi proceduto ad una più scrupolosa ispezione del mezzo, anche grazie all’ausilio di un’unità cinofila antidroga.
È stato il pastore tedesco Zata a segnalare prontamente la presenza di stupefacenti, occultati all’interno della cabina letto dell’autoarticolato. Attraverso la perquisizione sono stati infatti rinvenuti tre borsoni da viaggio contenenti 826 panetti di hashish, accuratamente confezionati in una pellicola trasparente avvolta da alimenti quali caffè e zucchero, allo scopo di eludere il fiuto del cane, per complessivi 90 kg.
La sostanza stupefacente, rivelatasi di ottima qualità da successive indagini chimiche, qualora avesse raggiunto le piazze di spaccio, avrebbe potuto fruttare all’organizzazione criminale oltre 500mila euro.
L’uomo è stato quindi tratto in arresto e condotto presso il carcere di Borgata Aurelia a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’operazione di polizia si inserisce in un quadro più ampio di attività poste in essere dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Civitavecchia e volte al contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, con particolare riguardo agli spazi del locale scalo portuale.