sabato, Aprile 27, 2024

Tarquinia, disperso in mare, la ex moglie: ‘’Purtroppo si cerca un corpo’’

Si è continuato anche ieri a cercare oltre che per mare, con l’ausilio di moto d’acqua e motovedette della Guardia Costiera, anche via terra, con i volontari che continuano a perlustrare la costa, e per via aerea con l’elicottero della Capitaneria di porto che ha perlustrato l’intero litorale con il dispositivo di rilevazione termica. Purtroppo però, superate le 36 ore, appare impossibile l’utilità del ricorso a tale dispositivo che rileva il calore umano.
Ma del 50enne Virginio Nottola nessuna traccia. L’uomo, munito di muta e salvagente, sabato pomeriggio intorno alle 14,30 si è avviato in mare con la sua barca a vela, un Flyng junior 4,20, partendo dalla darsena del "Galeone" al lido di Tarquinia, dopo aver consumato un pasto presso lo stabilimento ‘‘Il Tirreno’’. Dopo pochi metri dalla costa, il natante ha scuffiato, con la barca che si è ribaltata. Poco dopo le 15 un gommone ha notato l’imbarcazione rovesciata a circa 400 metri dalla costa.
Da quel momento di Virginio Nottola più nessuna notizia. Sul natante è stata ritrovata una sacca contenete il suo cellulare e i suoi occhiali da vista. Le ipotesi di ritrovarlo vivo ormai sembrano essere quasi nulle. Ma si continua a sperare e cercare. Il caso è finito anche su ‘’Chi L’ha visto?’’ mentre famigliari e amici lanciano appelli sui social affinchè si facciano segnalazioni al 1530, della Capitaneria e alle forze dell’ordine con il 115. Virginio Nottola, alto 1,82, corporatura esile, calvo e occhi castani, quando è salito in barca aveva la muta e un giubbotto salvagente blu. Una tuta, pare, purtroppo non a tenuta stagna. Un segno particolare dell’uomo è una cicatrice sull’addome.
L’uomo, residente a Roma ma proprietario di una casa a Tarquinia Lido, è dirigente delle Ferrovie, presso l’ufficio Tesoreria. Stava trascorrendo il weekend nella località tirrenica, come tante volte ha fatto. Ieri la ex moglie e la figlia hanno effettuato la denuncia di scomparsa presso la Polizia di Tarquinia, ed hanno seguito con apprensione le ricerche, incessanti, che si sono svolte in tutto l’arenile, da Civitavecchia a Montalto di Castro, passando per Sant’Agostino. Costanti gli sforzi che continuano a compiere le squadre di soccorso – Vigili del fuoco, Capitaneria di porto, Carabinieri, Polizia, Croce rossa e Protezione civile (Aeopc e gruppo comunale). Esemplare il lavoro dei volontari Aeopc e del gruppo comunale che hanno continuato a scandagliare ogni centimetro di costa con passaggi continui. Il comunale è intervenuto anche con il suo reparto mare altamente specializzato, compiendo diverse ricognizioni con il gommone e fornendo assistenza alla motovedetta della Guardia Costiera, alle moto d’acqua dei Vigili del fuoco e facendo ricognizioni continue lungo l’arenile con i propri mezzi 4×4.
Aiuti sono giunti anche da Allumiere e Santa Marinella. Sempre presenti anche i rappresentanti dell’amministrazione comunale che hanno fornito tutto il supporto necessario ai famigliari e alle squadre di soccorso. Le ricerche del disperso sono riprese ieri mattina molto presto concentrandosi soprattutto sulla costa di Sant’Agostino e Montalto di Castro: a piedi i volontari dell’Aeopc e del gruppo comunale; in mare la motovedetta della Guardia Costiera e in cielo l’elicottero. Sempre presente anche un presidio fisso dei Vigili del fuoco. Ma di Virginio Nottola ancora nessun segnale, in una vicenda che però attende ancora molte risposte e si colora sempre più di giallo. Tante le domande alle quali chiede risposte la ex moglie, mamma dell’unica figlia di Virginio. La paura di non ritrovarlo vivo è tanta. L’uomo soffriva di Parkinson e prendeva dei medicinali, certamente le troppe ore trascorse senza l’assunzione di farmaci potrebbe aver peggioratoil suo stato di salute.
«Oggi putroppo – ha raccontato la donna – ho visto che si stava cercando un corpo e non un uomo. Il primo avvistamento della barca ribaltata è avvenuto vicino la riva, a circa 400 metri dalla costa tra il Galeone e Pian di Spille, poi però quando sono arrivati i soccorsi la barca si era spostata all’altezza della Pineta, e lì Virginio è stato subito cercato. Forse è rimasto bloccato sul luogo del ribaltamento. Non sappiamo ancora chi sia il proprietario del gommone che ha fatto la segnalazione, oltre quella giunta dal rimessaggio barche».
(seapress)

Redazione
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