giovedì, Marzo 28, 2024

Contrasto al barbonismo domestico, varato un progetto da 15mila euro

Aprilia – Un progetto sociale contro il cosiddetto barbonismo domestico, quell’estrema emarginazione ed esclusione, cioè, che caratterizza persone sole o famiglie in condizioni di grave disagio (fenomeno peraltro rilevato dall’Istat): l’Amministrazione Comunale apriliana interviene per contrastare in maniera decisiva il fenomeno e lo fa con una cifra pari a circa 15mila euro.
Il progetto sarà reso operativo grazie alla disponibilità della sezione locale della Croce Rossa Italiana, i cui volontari collaboreranno con la Polizia Locale e gli operatori sociali dell’ente comunale nella verifica a domicilio delle condizioni igienico-sanitarie, in azioni volte al superamento di situazioni di solitudine, nell’aiuto per l’attivazione del medico di famiglia e per l’invio mirato ai servizi del territorio in base ai bisogni emersi, nell’assistenza domiciliare, nell’allestimento e il mantenimento della risorsa abitativa, nel sostegno nella gestione della vita quotidiana e delle capacità relazionali al fine di prevenire ulteriori disagi.
Inoltre, considerando che contrastare il fenomeno del barbonismo domestico comporta anche azioni di pulizia e sgombero degli appartamenti per garantire condizioni di vita normali, è stata raccolta la disponibilità dell’Associazione Principi Eventi di Nettuno, già partner della rete cittadina di gestione del dormitorio.
Verrà dunque stanziata una somma di 15mila euro (per il progetto della durata di un anno), di cui 5 mila a favore della Croce Rossa per gli interventi di volontariato previsti, 6 mila a favore dell’Associazione Principe Eventi per gli interventi di pulizia e sgombero dei locali, nonché 4 mila per eventuali contributi da destinare alle famiglie interessate a titolo di supporto economico agli interventi di prevenzione del disagio sociale.
“Questa realtà del barbonismo – ha commentato l’Assessora ai Servizi Sociali Eva Torselli – mette a rischio i soggetti più fragili determinando il lasciarsi andare, al punto di compromettere la propria salute o di mettere in atto comportamenti che possono costituire pericolo per sé e per gli altri in situazioni di rischio individuale e collettivo che in taluni casi trascende l’effettiva situazione di povertà economica”.

Redazione
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