venerdì, Marzo 29, 2024

8 Settembre, Sindaca Raggi: Ricordare significa testimoniare la memoria, atto dovuto cambiare vie intitolate a firmatari il manifesto della razza

"Torniamo a celebrare l’8 settembre 1943, un giorno che ricorda e rappresenta una pagina del secolo scorso tra le più drammatiche e difficili del nostro Paese. Ricordare significa non solo tornare con la memoria al giorno in cui fu dato l’annuncio dell’armistizio, ma significa soprattutto testimoniare la memoria dei fatti che portarono Roma e l’Italia tutta lungo quel percorso doloroso e complesso intrapreso per riconquistare la democrazia e la libertà perduta durante gli anni del regime fascista e nazifascista. Un percorso travagliato che gli italiani e i romani affrontarono con forza, nonostante fossero stremati da anni di guerra e oppressione". Così la sindaca di Roma Virginia Raggi, intervenendo alle cerimonie a Porta San Paolo per il 75° anniversario della Difesa di Roma. Con l’8 settembre 1943 iniziò – ha aggiunto Raggi – "per Roma e l’Italia la stagione della resistenza, di lotte e sacrifici che portò migliaia di uomini, donne, civili e militari a mettere in gioco la propria vita con l’unico obiettivo di restituire al proprio Paese la pace e la libertà. Tutti loro diedero il via alla lotta per la liberazione contro il nazifascismo. Nei giorni che seguirono l’8 settembre – ha continuato la Sindaca – Roma lottò con coraggio e generosità, senza riserve, nonostante le privazioni che la sua popolazione fu costretta a subire e furono decine di migliaia a sacrificare la propria vita per impedire l’avanzata tedesca, subito dopo l’armistizio". "Roma voleva tornare a essere una città libera. Il coraggio dei romani non fu sufficiente a risparmiare altre atrocità e sofferenze alla città, come la deportazione e l’ eccidio delle Fosse Ardeatine. Per questo – ha sottolineato Raggi – non bisogna smettere di riflettere su queste pagine, bisogna farlo per i giovani". Al termine della cerimonia, la Sindaca Raggi ha salutato alcuni partecipanti dell’Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia. "Pochi giorni fa, il 5 settembre, in occasione della ricorrenza degli 80 anni dalla firma del primo dei decreti con cui il regime fascista colpì migliaia dei ebrei, molti dei quali romani, togliendo loro diritti, lavoro e possibilità di studiare, fino alla loro deportazione nei campi di concentramento, ho scritto ai residenti di via Arturo Donaggio e via Edoardo Zavattari, strade intitolate a due firmatari del ’Manifesto della Razza’, e ho comunicato loro la decisione dell’amministrazione di sostituire l’attuale denominazione delle strade con l’intitolazione a due personalità che furono vittime delle leggi razziali". Così la sindaca di Roma Virginia Raggi, intervenendo alle cerimonie a Porta San Paolo per il 75° anniversario della Difesa di Roma, in merito alla decisione dell’amministrazione pentastellata di cambiare la denominazione di entrambe le strade. "Questa sostituzione – ha aggiunto Raggi – avverrà tramite un percorso partecipativo perché vogliamo decidere insieme a loro il cambio di denominazione. La nostra – ha sottolineato – è una scelta forte che mi impegna come sindaca e come cittadina e ritengo che sia un atto dovuto che abbiamo l’obbligo di fare e non solo per non dimenticare, ma per sottolineare che ci furono persone che scelsero di stare dalla parte giusta, nonostante questa scelta gli costò la vita. Lo dobbiamo a tutti coloro che in quegli anni persero la vita".

Redazione
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