venerdì, Aprile 19, 2024

“L’elogio” inaspettato di Astorre (Pd) a Casapound crea imbarazzi e polemiche nel partito

L’elogio inaspettato alla formazione di estrema destra arriva da Bruno Astorre, senatore del Partito democratico e candidato alla segreteria regionale dem del Lazio alle primarie del 25 novembre

“So’ fascisti, è vero, ma tante volte dovremmo imitare Casapound per il loro modo di stare in mezzo alla gente”. L’elogio inaspettato alla formazione di estrema destra arriva da Bruno Astorre, senatore del Partito democratico e candidato alla segreteria regionale dem del Lazio alle primarie del 25 novembre. Le parole, pronunciate ieri sera a Viterbo, secondo quanto riporta Tusciaweb, hanno scatenato una bufera nel Pd costringendo oggi Astorre a chiarire su Facebook che si trattava solo di una provocazione. “Come diceva poi Ugo Sposetti i diritti civili sono roba da Parioli, non del popolo – ragionava ieri sera il candidato alla segreteria regionale del Pd –. E non aveva tutti i torti. La gente ha anche bisogno di sicurezza. Un tema che non possiamo lasciare solo alla Lega di Matteo Salvini. La sicurezza in casa propria e per strada è un problema che le persone sentono. In politica, sicurezza e lavoro – sottolineava – devono essere gli argomenti principali. Trump negli Stati Uniti c’ha vinto le elezioni”. “Non dobbiamo essere arroganti, perché poi la gente ce la fa pagare”, concludeva Astorre.  Dichiarazioni che hanno destato scalpore nel Pd. “Emulare il salvinismo o imitare Casapound non ci porta votima alimenta solo confusione nei nostri elettori”, tuona Beppe Fioroni. “Su questi temi – continua – mi colpisce il silenzio del Presidente Zingaretti, candidato alla segreteria nazionale del Pd, sponsor e sostenitore di Astorre. Il silenzio in questi casi, al di là dell’imbarazzo, non può esserci”. Claudio Mancini, deputato dem e candidato alla segreteria del Pd Lazio, sottolinea: “Separare i diritti civili dai diritti sociali è incompatibile con il programma e i valori di una moderna forza progressista”. ”A forza di essere subalterni agli argomenti della destra – aggiunge – si finisce a parlare bene di Casapound”. Astorre oggi spiega sulla sua pagina Facebook: “E’ evidente che Casapound è lontana chilometri dai miei valori, dalla mia cultura e dalla mia visione di una società democratica”. “Considero Casapound – prosegue – un’organizzazione nazifascista, che andrebbe chiusa e messa al bando perché è una fabbrica di odii” e “il mio riferimento, che capisco possa aver offerto una lettura sorprendente del ragionamento espresso a Viterbo, era relativo alla presenza quotidiana tra le persone”. “Il Pd come è stato denunciato da più parti in questi anni – scrive Astore nel post – ha dato troppo l’impressione di andare col cachemire e meno con le scarpe impolverate, a fianco delle persone. Essere percepiti come elite, che ogni tanto scende tra il ‘popolo’ e fa la grazia di ascoltarlo. Io sottolineavo questo, aver perso per tanti motivi che ho ben chiari, l’umiltà, la sensibilità, il piacere di essere parte delle nostre comunità. Chi mi conosce, – prosegue – e vengo spesso preso in giro per questo, sa quanto sia presente sui territori, quanto segua da vicino le istanze dei sindaci, degli amministratori così come dei cittadini che legittimamente cercano un confronto, un dialogo e – conclude Astorre – giustamente anche di capire meglio l’attività del Pd che cerca ogni giorno di denunciare le nefandezze del governo di Salvini e Di Maio”.
Redazione
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