venerdì, Aprile 19, 2024

Giustizia, parla il ministro Bonafede: “Non sono un manettaro”

“Non avevo previsto un riferimento alla riforma penale però le numerose sollecitazioni mi impongono di fare delle precisazioni: in quel progetto ci sono delle divergenze che hanno trovato il nodo principale sulla prescrizione; divergenze che io rispetto, sono aperto al contraddittorio con tutti gli addetti al lavoro”. Lo afferma il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario a Milano. “Che ci siano divergenze è fisiologico, la più grande divergenza è con gli avvocati penalisti, io li rispetto, che sono gli unici che non hanno cambiato idea” aggiunge il ministro, sottolineando che “non ho mai detto che la prescrizione è un modo per ridurre i tempi” del processo e si dice dispiaciuto di essere ‘etichettato’ come “manettaro”. “Sono il primo ministro della Giustizia, e sottolineo il primo, che ha stabilito un controllo strutturale dell’ispettorato del ministero su tutti i casi di ingiusta detenzione, controllo che prima veniva fatto solo sulle scarcerazioni tardive”.
Redazione
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