venerdì, Aprile 19, 2024

Coronavirus, prima vittima a Hong Kong. In Cina i decessi sono saliti a 425

Prima vittima del nuovo coronavirus a Hong Kong. Una portavoce dell’ospedale Princess Margaret ha confermato la morte di un uomo di 39 anni, le cui condizioni erano peggiorate nelle ultime ore. Secondo quanto riferito dal South China Morning Post, l’uomo è morto a causa di un infarto. Nel frattempo il bilancio dei morti in Cina è salito a 425, come riferito dalla commissione sanitaria nazionale, secondo cui nella provincia di Hubei si sono contate ieri 64 vittime. Sono intanto oltre 20mila le persone contagiate in tutto il Paese. Le autorità giapponesi hanno messo in quarantena circa 3.500 persone – tra passeggeri e membri di equipaggio – a bordo di una nave da crociera nel porto di Yokohama, dopo la conferma del contagio da nuovo coronavirus per uno dei passeggeri. Secondo quanto riferito, l’uomo, ottantenne, aveva preso un volo dalla Cina al Giappone a metà gennaio, quindi si era imbarcato sulla Diamond Princess a Yokohama e poi era sbarcato a Hong Kong sabato scorso. Sulla nave sono saliti decine di ufficiali sanitari per controllare lo stato di salute dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio, ha reso noto il ministero della Sanità giapponese, secondo cui a nessuno sarà permesso di sbarcare fino alla fine della quarantena. Secondo l’agenzia Kyodo, almeno sette persone hanno manifestato sintomi influenzali. Al momento in Giappone si registrano 20 casi di contagio da nuovo coronavirus.
Intanto si è verificato il primo caso di contagio in Belgio. Secondo quanto comunicato dal ministero della Sanità di Bruxelles, a essere risultato positivo ai test è uno dei “nove connazionali arrivati domenica da Wuhan e che ieri sono stati sottoposti ad analisi specifiche all’ospedale militare di Neder-Over-Heembeek”. Il paziente è stato trasferito all’ospedale universitario di Bruxelles “in buone condizioni e per il momento non presenta alcun sintomo della malattia”. Gli altri otto belgi rimpatriati da Wuhan, epicentro del focolaio di coronavirus, sono risultati tutti negativi ai test. La casa automobilistica sudcoreana Hyunday ha deciso di sospendere gradualmente la produzione nei suoi impianti a causa della mancanza di componenti in arrivo dagli stabilimenti che ha in Cina. Lo ha reso noto la stessa casa automobilistica, che diventa così la prima azienda costretta a sospendere la produzione fuori dalla Cina. Il governo di Macao ha annunciato la chiusura dei casinò per 15 giorni. Il capo dell’esecutivo dell’ex colonia portoghese, Ho Iat Seng, ha riferito che tutti i casinò – industria principale della città – chiuderanno al pubblico e che ci saranno riduzione ai servizi pubblici ed ai trasporti. In un incontro con la stampa, Ho ha rivolto un appello ai cittadini perché stiano il più possibile a casa in questo “Momento critico”.
Redazione
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