venerdì, Marzo 29, 2024

Rapporto Iss sul coronavirus: nel mese di maggio meno decessi a Roma mentre sono aumentati a Milano

Nel mese di maggio “si esaurisce il drammatico eccesso di mortalità osservato nei mesi di marzo e aprile 2020 a seguito della diffusione dell’epidemia di Covid-19”. Lo evidenzia il nuovo report Iss-Istat sull’impatto dell’epidemia sulla mortalità totale della popolazione italiana nel periodo gennaio-maggio. Dal 20 febbraio al 31 maggio 2020 la Sorveglianza nazionale integrata “ha registrato 32.981 decessi in persone positive a Covid-19; di queste, 15.133 (46%) sono decedute entro il 31 marzo 2020, 13.777 (42%) nel mese di aprile e 4.014 (12%) nel mese di maggio”, emerge dal documento. Gli esperti sottolineano che “si mantiene costante all’1% la quota dei decessi Covid-19 avvenuti in persone di età inferiore ai 50 anni; la classe mediana di età alla morte è quella 80-84 (75-79 per gli uomini e 85-89 per le donne). A differenza dei casi positivi, tra i decessi Covid-19 prevalgono quelli maschili (52%)”. Il report divide ancora una volta l’Italia in 3 aree, in base alla diffusione del virus: alta, media e bassa. Solo nell’area ad alta diffusione dell’epidemia “persiste ancora nel mese di maggio un lieve eccesso di mortalità (3,9%), concentrato nelle regioni più colpite – osserva il report – Il primato spetta alla Lombardia, in cui si osserva anche nel mese di maggio l’eccesso di decessi più marcato (8,6%), sebbene sia considerevolmente inferiore all’incremento del 190% riscontrato nella stessa regione nel mese di marzo e al 112% del mese di aprile”. “Segue il Trentino Alto-Adige, con un eccesso di decessi nel mese di maggio del 7,1%, comunque più basso rispetto al 69% di marzo e al 71% di aprile”. Dal -13,5% di Roma al +7,9% di Milano. Scorrendo le tabelle del nuovo report Iss-Istat colpiscono le differenze dei dati relativi a maggio nelle province italiane. “La tendenza alla decisa diminuzione dei decessi, ravvisabile già dal mese di aprile in molte delle province ad alta diffusione dell’epidemia, si fa ancora più marcata nel mese di maggio”, sottolinea il report. Una “drastica riduzione dell’eccesso di mortalità totale, misurato in termini di variazione percentuale rispetto allo stesso periodo del 2015-2019”, anche “nelle aree che per prime sono state colpite più duramente dall’epidemia”. In particolare a Bergamo, città duramente colpita dal nuovo coronavirus, i decessi di maggio sono lievemente inferiori alla media del quinquennio precedente (-0,9%), dopo aver fatto registrare incrementi dell’ordine del 574% a marzo e del 126% ad aprile. In controtendenza Milano, ma anche la provincia di Lecco (+20,2%), comunque interessata da un’importante diminuzione della mortalità rispetto agli incrementi di marzo (185%) e aprile (129%). Nella classe di province a media e bassa diffusione dell’epidemia, l’ammontare dei decessi del mese di maggio 2020 è generalmente inferiore a quello della media del periodo 2015-2019. Tuttavia, in alcune cittadine persiste un eccesso di mortalità: è il caso di Varese e Vicenza (11% circa), Venezia (9%) e Foggia (6%) tra quelle a media diffusione, e Barletta-Andria-Trani (6%), Latina (2,7) e Siracusa (2,1) nell’area a bassa diffusione. D’altra parte spiccano i segni meno di città come Roma, ma anche Viterbo (-21,5%), Rieti (-26%), Benevento (-22,5%) e Agrigento (-20,7%).
Redazione
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