sabato, Maggio 4, 2024

Decreto Ristori, parla il premier Conte: “Interventi, possiamo chiamarli anche indennizzi, per 5,4 miliardi in termini di indebitamento netto”

Il decreto Ristori contiene “interventi, possiamo chiamarli anche indennizzi, per 5,4 miliardi in termini di indebitamento netto. Tra questi, vi è un contributo a fondo perduto rivolto alle attività maggiormente colpite dalle nuove restrizioni e le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno un ristoro con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate, in relazione ai contributi previsti dal decreto ‘Rilancio'”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, rispondendo nell’Aula della Camera a un question time di Fdi sul dl ristori. “In merito al quesito posto vorrei richiamare gli interventi salienti contenuti nel decreto-legge approvato durante il Consiglio dei Ministri di ieri, martedì 27 ottobre, che contiene interventi per 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto”. Lo ha detto il premier Giuseppe conte intervenendo al ‘premier time’ alla Camera. “Tra questi, vi è un contributo a fondo perduto rivolto alle attività maggiormente colpite dalle nuove restrizioni e le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno un ristoro con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate, in relazione ai contributi previsti dal decreto Rilancio. L’entità degli importi corrisposti varierà dal 100 per cento al 400 per cento di quanto previsto in precedenza con il decreto Rilancio, in funzione del danno economico subìto dalle categorie, quali, ad esempio, bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, taxi e noleggio con conducente, attività ricettive, centri sportivi, cinema, teatri, altri centri ricreativi e discoteche”. “La platea dei beneficiari includerà anche le imprese con fatturato superiore a 5 milioni di euro, con un ristoro pari al 10 per cento del calo del fatturato, nel limite massimo di 150.000 euro. Per coloro che avevano già presentato domanda per i contributi del decreto Rilancio è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente entro il 15 novembre”. “Potranno richiedere il nuovo ristoro, con erogazione prevista entro il 15 dicembre, anche le attività -ha spiegato Conte- che non avevano richiesto i contributi del decreto Rilancio. Inoltre, il decreto-legge finanzia ulteriori 6 settimane di cassa integrazione per i lavoratori delle attività interessate dalle restrizioni, nonché indennità specifiche per i lavoratori autonomi e intermittenti del mondo dello spettacolo, del turismo e dello sport”. “Sono previste, al contempo, misure di sostegno alle attività coinvolte, come l’ulteriore estensione del credito d’imposta sugli affitti per 3 mesi, la cancellazione della seconda rata IMU per il 2020 e fondi di sostegno diretto per i settori più colpiti, come turismo, editoria, fiere, agricoltura, pesca e sport dilettantistico”.
Redazione
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