giovedì, Aprile 18, 2024

Coronavirus, secondo il ministro Speranza “All’inizio si partirà con la somministrazione volontaria del vaccino”

Il 2021 “sarà speriamo l’anno giusto per mettersi finalmente alle spalle questi mesi così difficili. Sarà l’anno in cui avremo un vaccino sicuro ed efficace, cure sicure ed efficaci, e io penso che dagli anticorpi monoclonali possano arrivare le risposte che aspettiamo sul piano delle cure”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervistato su SkyTg 24 a ‘Live In’. “I vaccini sono in dirittura d’arrivo – ha spiegato Speranza – aspettiamo che l’Agenzia europea ci dia un esito positivo nelle prossime settimane e quindi in 2021 sarà l’anno che ci consentirà di metterci alle spalle queste settimane difficili”. Ma “non capiterà in un battito di ciglia: i vaccini non arriveranno tutti insieme, saranno scaglionati, ma possiamo dare un messaggio positivo”. Quanto alla sicurezza, “dobbiamo avere la certezza di un processo che si completa in tutte le sue fasi: quando l’Ema arriverà a dire che il vaccino è sicuro possiamo starne certi. Precipitare i tempi sarebbe stato un errore”. Speranza ha detto che “nei piani del governo c’è arrivare all’immunità di gregge. Partiremo con l’impostazione della volontarietà della vaccinazione. E valuteremo dove si arriverà. I cittadini sono consapevoli che il vaccino è la strada per sconfiggere questo virus, e credo che gli italiani saranno all’altezza di questa sfida”. Al governo “toccherà fare una grande campagna, perché tutti possano avere gli elementi per essere convinti di vaccinarsi. Poi valuteremo in corso d’opera se ci sono le condizioni per raggiungere questo obiettivo con queste impostazioni”, ha aggiunto il ministro della Salute, senza escludere un eventuale ricorso all’obbligatorietà ma anche senza mai parlare di obbligo vaccinale. Speranza ha detto che “è cambiato tutto in questi mesi. Sono arrivato a questa esperienza con un profilo molto politico. In questi mesi, invece, il profilo è diventato istituzionale, come è giusto che sia. L’impegno è stato 24 ore al giorno sulla necessità di affrontare una crisi senza precedenti, una crisi di natura mondiale che ha coinvolto tutti i Paesi del mondo. E’ chiaro che questa esperienza è stata, ed è ancora, un’esperienza che riempie le giornate di sfide che hanno a che fare con la tenuta delle istituzioni”. “La politica ha un senso se prova ad affrontare i problemi delle persone – ha sottolineato – E mai come in questo passaggio c’è bisogno di questo aspetto”. “Le istituzioni repubblicane, a tutti i livelli, in questi giorni e in queste settimane, sono quotidianamente in contatto con presidenti di Regioni, con i sindaci di Comuni importanti e persino di quelli più piccoli. Le istituzioni devono provare a fare tutto quello che è possibile per provare a risolvere i problemi che ci sono – ha detto Speranza – Non c’è la bacchetta magica, non ci sono soluzioni miracolistiche, ma c’è un lavoro quotidiano che va svolto con il massimo dell’impegno. Ed è quello che abbiamo provato a fare, con le Regioni, con i Comuni mettendo in campo tutti gli sforzi possibili e immaginabili, in un contesto inedito e oggettivamente difficile da affrontare”.
Redazione
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