venerdì, Aprile 19, 2024

Coronavirus, l’allarme della Bce: “Aumento improvviso dei crediti deteriorati. Le banche devono essere pronte”

La vigilanza bancaria della Bce torna ad avvisare del rischio, per effetto della crisi Covid, di “un aumento improvviso dei crediti deteriorati” che sono non del “del tutto” ora emersi nei portafogli. Lo afferma il presidente del consiglio di vigilanza Andrea Enria illustrando i risultati dello Srep per il 2021 secondo cui l’attenzione dell’autorità si “è concentrata sull’adeguata classificazione e misurazione dei rischi nei bilanci bancari e sul grado di preparazione a gestire con tempestività i debitori in difficoltà”. Per questo la Bce ha “comunicato alle banche un numero di raccomandazioni considerevolmente più elevato”.
Le banche non devono aspettare la fine della moratoria sui prestiti per fare pulizia nei bilanci e far emergere i crediti con probabilità di non essere ripagati (Utp). Lo afferma il presidente del consiglio di vigilanza della Bce Andrea Enria presentando i risultati dello Srep 2021. Secondo Enria le moratorie, che sono utili per “dare respiro a banche e clienti”, “non dovrebbero essere prese come giustificazione per rimandare” la classificazione dei crediti come Utp. Si deve evitare, ammonisce Enria, “un’impennata dei crediti deteriorati” alla scadenza delle misure. Le priorità di vigilanza bancaria della Bce per il 2021 sono “la gestione del rischio di credito, solidità patrimoniale, sostenibilità dei modelli imprenditoriali e governance”: E’ quanto si legge nel comunicato al termine delll’analisi Srep.
La vigilanza della Bce ha deciso di mantenere “stabili” i “requisiti e gli orientamenti complessivi Srep (l’analisi sul patrimonio e la gestione dei rischi ndr). E’ quanto si legge in una nota al termine dell’analisi che verrà illustrata dal presidente Andrea Enria rilevando come i risultati” riflettono una precedente decisione della BCE di adottare un approccio pragmatico nella conduzione delle sue principali attività annuali a causa della pandemia di coronavirus (COVID-19). “Le banche – spiega Francoforte – mostrano capacità di tenuta, ma permangono vulnerabilità in diverse aree, in particolare in relazione al rischio di credito”.
Redazione
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