sabato, Aprile 20, 2024

Parma, Laurea ad honorem per il presidente Mattarella

È bene fare tesoro degli insegnamenti tratti in questi due anni difficili. Siamo stati costretti ad affrontare lutti, sofferenze, pesanti limitazioni, e la dura crisi che ne è scaturita condiziona ancora l’economia e gli equilibri sociali. Ma abbiamo compreso, oltre ogni ragionevole dubbio, quale valore abbiano la conoscenza scientifica, la professionalità degli operatori, la coesione sociale, la risposta comune che viene dal senso civico e dalla coscienza di un destino condiviso”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella all’università di Parma che gli ha conferito una laurea ad honorem in relazioni internazionali ed europee.  In Ue mutati paradigmi, è un salto di qualità “L’Ue ha compiuto una svolta in questi mesi, sin dalle prime fasi della pandemia e poi culminata con il Next Generation. Ha mutato i paradigmi che avevano condizionato le politiche continentali nelle precedenti crisi degli anni Duemila, penalizzando fortemente i Paesi più deboli. E’ stata una lezione per la Ue, che ha sollecitato una visione lungimirante: far diventare questo Piano la spina dorsale di una più solida e più equa, integrazione. Si tratta di un salto di qualità, capace di rafforzare i legami già esistenti tra i popoli e gli Stati dell’Unione.  Ue aperta è oggi l’unico rigore possibile “Libertà e uguaglianza, democrazia e solidarietà costituiscono i pilastri di questa Europa, le cui “vocazioni fondatrici”, come scrive Edgar Morin, sono proprio quella culturale e quella politica, intesa nel senso di un continuo “progettare, rigenerare, rivitalizzare, sviluppare e reincarnare la democrazia”. Il carattere di apertura dell’Europa, la ricchezza e le diversità insite nel suo humus, non sono – continua Morin – “una mancanza di rigore”, piuttosto rappresentano oggi “l’unico rigore possibile”. Usare Pnrr per rilanciare università italiane “In Italia, esiste un grande paradosso: siamo la nazione che ha dato origine, forza e continuità all’idea di università ma il nostro Paese si trova in coda, purtroppo, per numero di laureati, per investimenti. La nostra università non risulta attrattiva come meriterebbe. Potremmo dire: non è amata come dovrebbe. Sta a noi utilizzare anche le disponibilità del Piano di ripartenza per dare maggior forza alle università e renderle ancor più una risorsa essenziale per lo sviluppo del Paese”. Patria Ue anche per chi fugge da schiavitù “Giuseppe Mazzini ci dice “che la patria è la casa dell’uomo, non dello schiavo”. La Patria Europa, con le sue università, può essere l’approdo anche per chi, qui giunto o che giunge tra noi, vuole, attraverso lo studio e il confronto con i maestri, sfuggire alle schiavitù che ci circondano”.
Redazione
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