venerdì, Maggio 17, 2024

Cinema, esce oggi nelle sale di tutto il mondo l’attesissimo “L’uomo ragno, no way home”

Esce oggi “Spiderma no way home”; lo si evince tautologicamente già da titolo: Non c’è modo di tornare a casa per il nostro amichevole uomo ragno di quartiere. Tant’è che, in questo terzo film che conclude la trilogia iniziata nel 2017 con “Homecoming”, il regista Jon Watt riprende il discorso esattamente dove era terminato “No Way Home”. A causa dall’ingannevole Mysterio, l’identità di Spidey è stata svelata all’intero globo terraqueo. Dagli schermi sparsi in ogni angolo del pianeta, J. Jonah Jameson, il malevolo paladino della Post-Verità, guida a tutta velocità la mediatica macchina del fango. E metà dell’umanità, come accade dai tempi di Barabba, è propensa a credere alla versione di Quentin Beck. Per molti Peter Parker è un vigilante crudele e scriteriato. Sicché, Spidey non è più libero di sfrecciare tra i grattacieli dello Skyline di New York City. Ha vinto il truffaldino Mago di Oz. E non a caso il direttore del Daily Bugle orchestra la sua crociata immerso in uno sfondo verde smeraldo. “Nessun posto è bello è come casa”, diceva Dorothy. Ma Spider-Man una dimora rischia di non averla più. E non basta il costume iper-accessoriato creato dalle Industrie Stark, per proteggersi dalla “shitstorm”. Peter rischia di perdere tutto, persino iscrizione all’Università Mit di Boston. Serve quindi un nuovo inizio. Perché solo chi cade può risorgere. La ventisettesima pellicola del Marvel Cinematic Universe ha in un nuce un coté proustiano. Una sorta di Alla ricerca dello Spider-Man Perduto. Le ragnatele prendono il posto delle madeleine. È Mary Jane (Zendaya) è una fanciulla in fiore, nella cui ombra Peter Parker (Tom Holland) cerca un riparo dalla subitanea e indesiderata notorietà. Dopo l’attentato dell’11 settembre, il cinema americano Maistream soprattutto il genere fanta-action è pervaso dall’idea di poter riscrivere la Storia, cancellare la tragedia. E in fondo il Multiverso griffato Marvel è la barca controcorrente, immaginata da Fitzgerald in Il grande Gatsby. Un mezzo che ci risospinge senza posa nel passato, con il sogno di poterlo modificare. Ma la forza di No way Home è quella raccontare questa impresa impossibile con una ricchezza frugale, senza corrivi spiegoni. L’incontro tra Tom Holland, Andrew Garfield e Tobey McGuire ha l’efficace tasso di emotività e il corretto equilibro tra commozione e divertimento. Insomma, appaga la mente e il cuore questo cocktail che miscela gli ingredienti più efficaci delle pellicole dedicate a Spider-Man, rispettivamente diretta da Sam Raimi e Marc Webb.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli