Situazione precipitazioni – Le cumulate di pioggia sono abbondantemente sotto la media del periodo 2006-2020 e prossime ai valori minimi. Solo febbraio 2012 e 2020 hanno fatto registrare cumulate inferiori, rendendo questo inverno il terzo più secco degli ultimi 65 anni. Tra le conseguenze più pericolose le pianure aride e le aree di montagna a potenziale rischio incendi.
Neve preziosa – L’entità del manto nevoso su tutto l’arco Alpino è prossima ai minimi e il totale dell’acqua così immagazzinata è del 70% inferiore rispetto alla media stagionale. Un dato, secondo l’Osservatorio, destinato a peggiorare perché l’avanzare della stagione primaverile impedisce una “ricarica” della risorsa.
Soffrono anche i Grandi laghi e i serbatoi alpini e appenninici, ancora scarichi in attesa delle piogge. Il lago Maggiore è di poco superiore allo zero idrometrico. Como e Iseo sotto lo zero idrometrico. I livelli bassi dei laghi rappresentano un problema sia per la navigazione, ma anche per l’habitat.