venerdì, Maggio 17, 2024

Civitavecchia, piano da 200 milioni per aumentare il trasporto merci

Sviluppo dei porti. Si accelera su diga di protezione, ultimo miglio ferroviario e collegamento con Orte. Risorse che arriveranno nei prossimi cinque anni grazie anche al Pnrr. Cristiano Dionisi (Unindustria): «Infrastrutture necessarie per collegare l’hub alle grandi arterie»

Il porto di Civitavecchia, già leader nella crocieristica, punta a diventare un polo di riferimento nel Mediterraneo anche per il trasporto merci. Nei prossimi cinque anni, grazie anche al Pnrr, verranno investiti nell’hub quasi 200 milioni in infrastrutture. Il prossimo numero del Rapporto Centro del Sole 24 Ore in edicola venerdì 18 marzo in Emilia Romagna, Lazio, Toscana, Molise, Marche, Abruzzo e Umbria dedica l’apertura a Civitavecchia: secondo porto crocieristico europeo dopo Barcellona e il settimo al mondo: 2,7 milioni di turisti nel 2019 (anno pre Covid), scesi poi a 224mila nel 2020 risaliti a 519mila nel 2021. L’obiettivo è tornare ai livelli pre Covid nel 2023. Si accelera su diga di protezione, ultimo miglio ferroviario e collegamento con Orte. Risorse che arriveranno nei prossimi cinque anni. “Dalla guerra tra Russia e Ucraina ci sarà un impatto limitato sulle merci, ma a rischio c’è il traffico dei crocieristi” spiega al Rapporto Centro Pino Musolino, Presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia mentre Cristiano Dionisi, Presidente Unindustria Civitavecchia sottolinea: “Civitavecchia è una porta di accesso al mare in grado di rendere competitivo tutto sistema produttivo regionale”. Sullo stesso numero del Rapporto Centro del Sole 24 Ore la partita italiana dell’economia dello spazio che si gioca a Frascati. La sfida della “space economy” passa, con l’Esa, per il centro di osservazione Esrin di Frascati dove ogni anno varcano la soglia del centro50mila persone. Qui, nel sito nato negli anni sessanta si gioca (sino al 2025) una delle partite economiche e scientifiche Ue più importanti che vale 1,4 miliardi di euro. Si tratta dell’importo complessivo messo a disposizione dell’Esa dall’Italia tramite il Pnrr. Il Centro Esrin di Frascati garantisce il buon funzionamento dei 16 satelliti di osservazione della Terra. Analisi Intesa Sanpaolo. Il Rapporto Centro di venerdì 18 marzo riporta un’analisi della Direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo che mette a fuoco le caratteristiche delle startup laziali che ammontano a circa 1.700. L’87% di queste opera nell’ambito dei servizi, in percentuale maggiore rispetto alla media italiana del 79%. Ancora molto bassa, anche se in linea con il dato nazionale, la percentuale di imprese a partecipazione femminile esclusiva, il 14% sul totale. Si sale invece al 19%, percentuale allineata alla media italiana, per quanto riguarda le startup a prevalenza giovanile. Il 90% delle startup innovative laziali – 1.500 – è operativo nella provincia di Roma, seconda in Italia, dopo Milano. Al Rapporto Centro, infine, parla Massimo Bacci, sindaco di Jesi, la città che affronta le vertenze Caterpillar e Liomatic e dove contemporaneamente Amazon è pronta a realizzare il centro logistico più grande dell’Italia centrale: «Stiamo facendo di tutto per portare un polo logistico di quelle dimensioni a Jesi, perché convinti che la prospettiva di sviluppo della città e del territorio possa essere questa grande struttura e i posti di lavoro che genera (3.000 con l’indotto, ndr.). Nelle scorse settimane è arrivata la positiva valutazione dell’impatto ambientale da parte del ministero della Transizione ecologica».
Redazione
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