Il Center for Global Development, un think tank statunitense, avverte che l’entità dei picchi nei prezzi globali di cibo ed energia potrebbe spingere più di 40 milioni di persone in tutto il mondo in una “povertà estrema”. L’organizzazione, scrive la Bbc online, sottolinea in particolare l’importanza dell’ex regione sovietica per il commercio agricolo: la Russia e l’Ucraina rappresentano il 29% del grano mondiale mentre Mosca e la Bielorussia rappresentano un sesto dei fertilizzanti mondiali. L’impatto dei picchi nei prezzi si farà sentire ampiamente, afferma il think tank, ma colpirà in modo sproporzionato i paesi più poveri. Gli esperti quindi raccomandano che i produttori di grano – anche nel G20 – mantengano i loro mercati aperti e privi di sanzioni, mentre i governi e le agenzie internazionali devono “agire rapidamente e generosamente” per sostenere i bisogni umanitari.