Free Porn
xbporn
sabato, Settembre 21, 2024

Oggi è la giornata mondiale dell’autismo: in Italia coinvolte 500mila famiglie

Negli ultimi due anni, l’isolamento legato alla pandemia Covid-19 ha aggravato le condizioni delle persone con autismo e complicato ulteriormente la vita delle circa 500mila famiglie italiane che si trovano a far fronte alle difficoltà pratiche che il convivere con questa condizione comporta. Questa la denuncia che arriva dalle associazioni in vista della Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo che si celebra il 2 aprile e che vedrà centinaia di monumenti, in Italia e nel mondo, illuminarsi di blu. Per le associazioni, però, non bastano le luci accese e i messaggi di solidarietà di fronte a problemi che “oggi sono gli stessi di dieci anni fa, ma nascosti dalle notizie sulla pandemia e sulla guerra”. In Italia un bambino su 77, nella fascia tra i 7 e i 9 anni, presenta un disturbo dello spettro autistico, con una prevalenza maggiore nei maschi (4,4 volte più delle femmine). La denuncia: “Le persone con neurodiversità sono state ‘cancellate’ dalla pandemia, nessuno si è posto il problema di come le famiglie abbiano gestito l’isolamento forzato. E questo è andato a gravare su una situazione già difficile. Le difficoltà – spiega Gianluca Nicoletti, giornalista e padre di Tommy, un ragazzo con autismo – iniziano con l’arrivare a una diagnosi e con l’accettarla. Poi nel capire quali terapie valga la pena portare avanti, cercando di non cadere vittima di fake news e false promesse. Con l’arrivo all’età scolare i problemi cambiano. Nonostante la legge sull’inclusione scolastica che tutto il mondo ci invidia, il sostegno è affidato a insegnanti che quasi mai hanno una formazione specifica”. Se la scuola è il primo fallimento, il secondo – prosegue il presidente della Fondazione Cervelli Ribelli – è quando l’autistico diventa adulto: la gestione resta in carico alle famiglie, che spesso non hanno altra scelta che ‘recluderli’ in strutture residenziali, che salvo eccezioni sono gli unici soggetti a ricevere finanziamenti. Per l’inserimento lavorativo, solo piccole realtà riescono farcela. E il pensiero più angosciante è cosa avverrà quando loro non ci saranno più, visto che la legge sul Dopo di noi stenta ancora a dare risposte”. “Non parliamo di decine di persone, ma di centinaia di migliaia, che ancora oggi – ha spiegato il presidente Nazionale Anffas, Roberto Speziale – vivono negazioni dei diritti, disattenzione, privazioni e invisibilità”. Attese da anni, le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità sull’autismo in età adulta “arriveranno a breve e daranno risposte importanti. Lo si capisce – assicura Maria Luisa Scattoni, responsabile scientifico dell’Osservatorio autismo dell’Iss – già dal fatto che riguarderanno anche aspetti come la qualità della vita e le soluzioni abitative, non solo diagnosi e interventi farmacologici. Questa è una svolta nel panorama internazionale”.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli