Il gigante dello streaming Netflix ha perso piu’ di un terzo del suo valore in borsa, circa 54 miliardi di dollari, dopo aver rivelato che i suoi abbonati sono scesi per la prima volta in un decennio, sollevando dubbi sul suo futuro e quello dei suoi rivali.Alla chiusura delle contrattazioni a Wall Street, Netflix è crollato del 35% (122,42 dollari in meno per azione a 226,19 dollari). Il titolo ha avuto il peggior giorno di trading dal 2004 dopo aver riferito di aver perso 200.000 abbonati tra gennaio e marzo; la stima era di una crescita di 2,5 milioni di abbonati. La piattaforma, che ha leggermente ridotto il suo profitto annuo a causa della compressione dei margini, non sembra avere piani immediati per migliorare la situazione e prevede una perdita di abbonati molto piu’ rilevante nel trimestre in corso. I vertici di Netflix hanno dato la colpa all’aumento della concorrenza e ad altri fattori come l’inflazione, gli effetti economici della guerra in Ucraina e il blocco delle riprese a causa del coronavirus. Ma hanno sottolineato come un problema il fatto che quasi la metà dei 221,64 milioni di abbonati condividono account con altre famiglie.Nella cosiddetta “guerra dello streaming”, Netflix è ancora il leader contro Disney+ e Amazon Prime Video, ma gli esperti vedono una minaccia per l’intero settore: il ritorno alla normalità dopo il periodo d’oro che ha fatto registrare la pandemia. Diverse società rivali, che presenteranno i risultati trimestrali nei prossimi giorni, sono stati trascinati al ribasso in borsa: Paramount (-8,25% alla chiusura delle contrattazioni), Warner Bros Discovery (-6,04%), Disney (-5,56%) e Roku (-6,17%). Dall’inizio dell’anno, Netflix ha perso piu’ del 62% della sua capitalizzazione, che ora è di circa 100 miliardi di dollari.