giovedì, Maggio 16, 2024

Atto vandalico al comitato elettorale della candidata Amelia Mollica Graziano, la solidarietà della politica

“A Ladispoli la politica è veramente scesa ai minimi termini, questa notte hanno danneggiato il nostro comitato, per sfregio? Per intimidazione? Per gioco? Per farci paura? Questi modi a noi non ci appartengono, siamo persone perbene, noi facciamo politica con il massimo rispetto verso tutti e tutto, e la faremo così fino alla fine”. Così la Mollica Graziano, candidato sindaco a Ladispoli in un post social in cui racconta l’episodio. “Le minacce velate, i post intimidatori le lasciamo alle persone che credono che le politica sia un far west per non dire altro. Non ci fermeremo, anzi faremo di tutto per allontanare i modi arroganti dal mondo politico e far emergere le Persone Oneste e Pulite. Sempre a testa alta – conclude – a favore della nostra città”. Messaggi di solidarietà arrivano da vari esponenti politici della città: “Ladispoli – scrive la candidata a sindaco Silvia Marongiu – non può e non deve essere una città violenta. Per questo condanno senza riserve l’attacco che la mia collega candidata sindaca Amelia Mollica Graziano ha subìto al suo comitato elettorale. Un episodio inaccettabile. Ad Amelia la mia personale vicinanza e quella di tutta la nostra coalizione”. “Tutta la mia solidarietà – scrive Alessio Pascucci sindaco di Cerveteri e candidato sindaco a Ladispoli – all’amica Amelia Mollica Graziano che in queste ore ha subito un vergognoso atto intimidatorio che ha colpito la sua sede elettorale. La campagna elettorale dovrebbe sempre viversi in un clima disteso, fatto di proposte, di dibattiti sui programmi e sui progetti che si vogliono proporre per migliorare le nostre città. È inevitabile che ci siano anche dei diverbi; ma mai debbono sfociare nella più barbara e becera violenza. Anche per questo, ad Amelia e a tutta la sua coalizione, mando la mia solidarietà personale e politica”. “Un atto vile, vergognoso – scrive Francesca Di Girolamo – che ci impone una riflessione profonda su quel che striscia nella nostra comunità e che emerge becero, ad ammonirci sulla delicatezza e l’importanza di questa fase. Piena solidarietà ad Amelia, il resto sono chiacchiere stancanti. Candidarsi alla guida della città impone, prima di ogni altra cosa, il rimettere al centro la politica, i temi locali come quelli di più ampio respiro e il dibattito (anche serrato) tra le forze in campo e con la cittadinanza. Il magma informe di volti e prove muscolari, questo vandalismo presunto al quale non si vuole dare un nome, questo vuoto di temi e immaginario, ne sono certa, non serviranno a riconnettere le persone alla cosa pubblica. È richiesto ben altro sforzo, ed è richiesto ora”.
Redazione
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