mercoledì, Aprile 24, 2024

Roma, passi in avanti per la realizzazione di un termovalizzatore: il sindaco Roberto Gualtieri potrà esercitare le funzioni della Regione in materia di rifiuti

Il consiglio dei ministri – che vara il decreto aiuti – fa fare il primo passo per il termovalorizzatore di Roma: il sindaco Roberto Gualtieri potrà esercitare le funzioni della Regione in materia di rifiuti. Una decisione che il primo cittadino della Capitale accoglie con soddisfazione ringraziando il governo, ma che segna una rottura con il M5s, i cui ministri non hanno partecipato al voto. Il decreto prevede, tra le altre cose, che Gualtieri, in quanto commissario straordinario per il Giubileo, potrà esercitare competenze assegnate alla Regione, fra cui quella di predisporre e adottare il piano di gestione dei rifiuti di Roma Capitale. “Sono soddisfatto per la norma approvata dal Consiglio dei ministri – è stato il commento di Gualtieri – che mette Roma nelle condizioni di risolvere strutturalmente il problema dei rifiuti ed essere protagonista delle sfide dell’economia circolare”. Ora afferma il sindaco, la città potrà avere “gli impianti più moderni per chiudere il ciclo dei rifiuti in coerenza con gli obiettivi europei di superamento delle discariche, aumento della quota di riciclo e riduzione delle emissioni anche attraverso le migliori tecnologie per il recupero energetico”. Con l’annuncio di due settimane fa di voler dotare la città di un inceneritore per la chiusura del ciclo dei rifiuti, Gualtieri aveva scioccato la maggioranza rompendo un tabù sugli impianti romani. Un passo necessario secondo il sindaco per uscire dalla continua emergenza, anche se la scelta non è stata gradita da diversi componenti della sua maggioranza, come Europa Verde, Sinistra Civica Ecologista e Roma Futura. Ma soprattutto il via libera in Cdm arriva senza il voto del Movimento 5 stelle, i cui ministri 5S non hanno infatti partecipato al voto sul decreto in dissenso sulle norme per i rifiuti di Roma che danno poteri speciali al commissario per il Giubileo, con la possibilità della realizzazione del termovalorizzatore. Il no dei 5s era già stato preannunciato dell’assessora della Regione Lazio Roberta Lombardi, capofila del fronte del No. A tuonare contro la decisione anche Europa Verde: si tratta di “un gravissimo errore, soprattutto se si utilizzano i poteri speciali utilizzando la scusa del Giubileo. La soluzione che l’Europa ci indica è il potenziamento della raccolta differenziata, che nessuno ha mai voluto realizzare a scapito dell’economia circolare della quale tutti si riempiono la bocca, ma che nessuno porta avanti seriamente”, hanno detto in una nota Francesco Alemannine e Filiberto Zaratti della direzione nazionale di Europa Verde. A favore della decisione la forzista Annagrazia Calabria: “Con l’assegnazione al Commissario per il Giubileo e sindaco di Roma Gualtieri delle competenze per la gestione dei rifiuti, non ci sono più alibi: la Città ha urgenza di un termovalorizzatore. Benché il M5s sia affezionato ai cumuli di spazzatura per le strade, non possiamo permettere che le vie della Capitale d’Italia restino invase di immondizia. Serve un impianto il prima possibile”, ha dichiarato la deputata di Forza Italia. Dello stesso avviso il segretario della Lega Matteo Salvini, che dopo il voto in Cdm sottolinea: “Il Movimento 5 Stelle si conferma fuori dal mondo. Il no al termovalorizzatore di Roma è una posizione contro l’ambiente, contro il progresso, contro le citta’ pulite e contro i cittadini”. Secondo la norma, il commissario, fra l’altro avrà i poteri di approvare i progetti dei nuovi impianti per la gestione di rifiuti, anche pericolosi, e potrà elaborare e approvare il piano per la bonifica delle aree inquinate. Messo nero su bianco, adesso Gualtieri sembra avere pochi ostacoli davanti a sé, ed è sicuramente dotato di tutti gli strumenti necessari per costruire il termovalorizzatore nella Capitale.
Redazione
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