Chi promuove l’autonomia rimprovera all’Europa di essere stata ingenua in questi ultimi anni, ma secondo la commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, “parlare di ingenuità non ha senso. Siamo stati in realtà avidi”. “Abbiamo voluto gas – sottolinea in un’intervista su ‘Il Sole 24 Ore’ – a basso costo dalla Russia, manodopera a basso costo dalla Cina, microprocessori a basso costo da Taiwan. Mi sembra ci sia una lezione da imparare: la sicurezza delle forniture ha un prezzo, ma comporta anche vantaggi, vale a dire prevedibilità e tranquillità”. Vestager sottolinea la reazione delle democrazie alla crisi: “Nello stesso modo in cui durante la pandemia abbiamo creato il passaporto Covid e organizzato l’acquisto di vaccini, ora stiamo creando i presupposti per acquisti in comune di gas e regolando il grande mercato digitale, anche con il Chips Act”. La Commissaria, infine, replica con un secco “no” alla domanda sulla necessità di mettere mano ai trattati e alle regole sugli aiuti di Stato: “Questi schemi sono stati adottati grazie all’articolo 107 che prevede misure eccezionali nel caso di ‘grave turbamento’ dell’economia”.