martedì, Aprile 30, 2024

Tunisia, naufragio di un barcone: dispersi 76 migranti

Ennesimo naufragio nelle acque del mediterraneo, questa volta al largo delle acque della Tunisia, vicino alle coste di Sfax. Secondo quanto riferisce l’Oim, l’Organizzazione internazionale delle migrazioni, sull’imbarcazione partita da Zouara, Libia, c’erano un centinaio di persone, 76 delle quali sarebbero ancora disperse. Circa 24 sono state tratte invece in salvo.  Tutti sapevano cosa sarebbe successo”. Hanno fatto sapere da Open Arms: “A mezzanotte Astral, l’imbarcazione della Ong spagnola, ha trovato un’imbarcazione in condizioni critiche e ha cercato di assicurare i naufraghi con  giubbotti salvagente, ma l’instabilità dovuta al peso dell’acqua imbarcata ha fatto rovesciare imbarcazione”.
Secondo l’ong che ha documentato quanto stava accadendo “le autorità non hanno risposto alla chiamata  di Mayday. L’equipaggio si dà da fare per recuperare i naufraghi dall’acqua nella notte buia utilizzando 3 zattere di salvataggio di Astral, non sappiamo se ci sono dispersi.  Nessuna notizia da Tunisia, Malta e Italia. Tutti sapevano cosa sarebbe successo”.  Per Open Arms è evidente: si tratta di “omissione di soccorso”. “È difficile comprendere l’inerzia deliberata delle autorità di Tunisia, Malta e Italia, su un caso così chiaro; barca molto instabile con più di 100 persone alla deriva per diverse ore senza risposta, pur avendo avvertito delle sue gravi condizioni. È inaccettabile”. Parole di critica e un appello anche da Flavio di Giacomo, portavoce Oim Italia: “Un altro naufragio al largo della Tunisia, che avrebbe provocato al meno 76 dispersi. Sono oltre 650 a questo punto le persone morte nel Mediterraneo quest’anno. Eppure resta inascoltato l’appello a rafforzare il pattugliamento”.
Redazione
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