I vigili del fuoco, il corpo forestale regionale e i volontari della protezione civile hanno continuato ad operare tutta la notte tra mercoledì 27 e giovedì 28 luglio; il vento ha nuovamente alimentato il fuoco che si è spostato verso San Michele del Carso.
Verso le 3 di notte il sindaco di Savogna d’Isonzo ha fatto evacuare 25 famiglie residenti nelle case vicino al bosco. Famiglie che si sono rifugiuate nella palestra comunale di Savogna. La strada del vallone è rimasta chiusa fino a Gabria per permettere ai mezzi dei vigili del fuoco di interventire senza ostacoli. Dalla mattimata sono tornati in azione gli elicotteri.
L’incendio è attualmente sotto controllo grazie all’azione dei volontari e dei mezzi aerei. Intanto è stato disattivato l’elettrodotto proveniente dalla Slovenia e facente parte dell’anello nazionale (per questo potrebbero verificarsi blackout in aree indefinite del Nord Italia). Al momento, dicono i tecnici dopo una riunione serale, non ci sono presupposti per evacuazioni nemmeno preventive degli abitanti di San Martino e San Michele che sono i più prossimi. Permane chiusa la strada del vallone, l’andamento notturno della situazione consiglierà il procedere nella giornata di giovedì.
Sul fronte degli incendi, un nuovo focolaio si è acceso mercoledì 27 luglio sul Carso goriziano, a Devetachi nel comune di Doberdò del lago sul monte Brestovec. Il vento ha alimentato le fiamme, avvistate poco dopo le 13.30 e le ha spinte verso San Michele. Sul posto, Vigili del Fuoco, Forestale e Protezione civile. Determinante l’intervento di un elicottero che sta domando le fiamme dall’alto con successo grazie a precisi lanci d’acqua.
Le fiamme hanno lambito la statale 55 del Vallone, chiusa dai Carabinieri all’altezza di Gabria. I Vigili del fuoco stanno continuando nelle operazioni di spegnimento con le due squadre che erano rimaste a Jamiano dove è sempre operativo il Posto di Comando Avanzato; in supporto alle due squadre già presenti sono stati fatti giungere anche un’autobotte kilolitrica e l’Efestus, uno speciale camion normalmente utilizzato in aeroporto con un serbatoio di circa ottomila litri d’acqua, uno di schiumogeno di 550 litri e un terzo destinato a 250 kg di polvere estinguente. Sul posto anche la squadra del distaccamento di Opicina con un’autobotte e un mezzo fuoristrada. Determinante dal cielo il supporto di un Canadair del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco e di un elicottero regionale
