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lunedì, Giugno 17, 2024

Raid israeliano su un’area umanitaria a Rafah: almeno 45 morti. Idf: uccisi due alti funzionari di Hamas

Lo Stato ebraico continua a bombardare Rafah e, in un attacco aereo su una tendopoli nell’area di Tal as-Sultan, provoca decine di vittime. Le sirene antimissilistiche tornano a suonare nel centro di Israele, dopo che le Brigate Qassam, l’ala militare di Hamas, ha lanciato un massiccio attacco su Tel Aviv. Camion di aiuti sono entrati a Gaza dal valico di Kerem Shalom. L’esercito ha poi precisato di aver colpito una base di Hamas uccidendo due loro capi. Martedì i nuovi colloqui al Cairo, ma Netanyahu dice “no” alle richieste del leader Hamas su accordo per ostaggi: “Vogliono rimanere a Gaza, non sarà mai così”. Il bilancio dell’attacco israeliano alla tendopoli nell’area di Tal as-Sultan, a Rafah, è salito a 45 vittime. Lo sostiene l’agenzia di stampa Wafa, citando fonti locali e aggiungendo che “la maggior parte dei morti sonno donne e bambini” e “molti sono stati bruciati vivi”. Decine i feriti che sono stati portati negli ospedali della zona che, secondo la Mezzaluna Rossa palestinese, “non sono in grado di gestire questo gran numero di accessi”. Hamas ha affermato che i palestinesi devono “insorgere e marciare” contro il “massacro” compiuto dall’esercito israeliano a Rafah, nell’estremo sud di Gaza. “Alla luce dell’orribile massacro sionista commesso questa sera dall’esercito criminale di occupazione contro le tende degli sfollati, invitiamo le masse del nostro popolo in Cisgiordania, a Gerusalemme, nei territori occupati e all’estero a sollevarsi e marciare con rabbia contro il massacro sionista in corso contro il nostro popolo nel settore”, ha affermato il gruppo militante palestinese in una nota.

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