“Bisogna comunicare a Bruxelles la sospensione immediata dei crediti Ets, i cosiddetti certificati sulle emissioni che le imprese acquistano in base a quanto inquinano. Di fatto, una tassa in più. Non possiamo permettercela”. Il leader di Azione, Carlo Calenda, in un’intervista al Messaggero, propone una “forzatura” con Bruxelles, per rispondere all’allarme delle imprese sui costi dell’energia: “Una comunicazione unilaterale a Bruxelles. Non si può aspettare ancora: alla fine ci arriveranno anche le Istituzioni Ue. Nel frattempo, andiamo di fronte alla Corte di Giustizia europea, se serve”.