giovedì, Aprile 18, 2024

Dovrebbe arrivare in giornata sull’Italia la coda della nube di metano che si è formata dopo la fuga di gas del 27 settembre dai gasdotti Nord Stream 1 e 2.

Dovrebbe arrivare in giornata sull’Italia la coda della nube di metano che si è formata dopo la fuga di gas del 27 settembre dai gasdotti Nord Stream 1 e 2. Non c’è nessun pericolo né di inquinamento né per la salute dei cittadini, dato che la nube si è molto diluita in atmosfera. Inoltre il metano è un gas climalterante (che incide sul riscaldamento globale) e non inquinante. A spiegare che non ci sono pericoli è Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr, guardando ai dati del rapporto dell’Istituto Norvegese per la ricerca sull’aria (Nilu), in base ai quali la nube si è divisa in due parti. La nube ha già interessato in particolare modo Svezia e Norvegia, dove il livello di metano questa mattina ha raggiunto dati record, come riferito dai media svedesi e norvegesi, che hanno parlato appunto di una ‘grande nuvola’. Inoltre, secondo una simulazione pubblicata oggi dall’istituto di ricerca norvegese Nilu, il metano rilasciato dalla falle del Nord Stream si è spostato con il vento su diverse regioni svedesi e norvegesi, raggiungendo persino il Regno Unito. In base alle stesse stime, quasi 80.000 tonnellate di metano sono già fuoriuscite dai tubi danneggiati. Intanto la guardia costiera svedese ha dichiarato che una delle quattro perdite del gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico è diminuita di dimensioni, mentre gli esperti ambientali hanno messo in guardia sull’impatto climatico. La perdita che si trova sopra il Nord Stream 2 “è diminuita, ma è ancora in corso”.
Redazione
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